Il vostro cuore desidera ardentemente divenire Uno con Me e Uno con tutti. Se non fosse così, se non desideraste rivendicare la vostra legittima Unità, perché, allora, vi infiammereste tanto quando qualcuno non vi apprezza abbastanza o, Dio ce ne guardi, per caso vi contesta con veemenza? Voi volete il vostro senso di Unità, e questa persona o queste persone apparenti, che stanno davanti a voi o dominano la vostra mente, si sono opposte al vostro senso di Unità. Non c’è da meravigliarsi se siete sconvolti.

Ai vostri occhi sconcertati, è come se la persona o l’evento o la situazione vi avesse tolto il vostro diritto di nascita. Come se vi avesse rubato il vostro diritto di nascita. Come osano colpire il vostro senso d’Unità! Questo sarebbe, davvero, un delitto.

Ora avete una comprensione migliore. Qualunque situazione strana affrontiate, il modo migliore di considerarla è quella di sapere che è qui per rafforzare il vostro senso di Unità. Notate che continuo a dire ‘senso di Unità’. Naturalmente, nessuno e nulla può togliervi la vostra Unità, perché il vostro diritto di nascita è ben saldo. Ma la vostra consapevolezza, ah, quella è un’altra storia. La vostra consapevolezza è stata volubile, rimbalzando di qua e di là, e dappertutto, in cerca di chissà cosa, sapendo tuttavia che, di qualunque cosa si trattasse, vi era dovuto e dovevate averlo.

Seguendo la vostra convinzione, che ciò che dovrebbe essere vostro vi è stato tolto, fuorviate voi stessi entrando nella rabbia o nel risentimento o in una o più sfumature delle emozioni indesiderate di cui siete tanto esperti.

Venite, fuggite con Me. Dimenticatevi tutte queste false piste. Dimorate con Me. Lasciate le faccende minori a dissolversi. Prima o poi si dissolveranno da sole, mentre vi calmate, permettendo al vostro senso di Unità di ritornare e accomodarsi ancora una volta.

Sappiate, una volta per tutte, che nessuno vi toglie il vostro diritto di nascita. Nessuno può farlo. Nulla può farlo. Un ladro non può. Un assassino non può. Uno spergiuro non può. Una folla non può. Quando si tratta del vostro diritto di nascita all’Unità, non ci sono ladri d’identità. Nessuno può strapparvi il vostro senso di Unità. Nemmeno il peggiore dei violatori.

Voi siete l’unico che può farlo. Siete voi a dare via il vostro diritto di nascita.

Apparentemente, voi pensate che un’offesa, o gli offensori in una forma o un’altra, vi abbiano tolto il vostro senso d’Unità, siano fuggiti con esso. Amati, nessuno, nessuna situazione, può togliervi il vostro senso di Unità senza il vostro permesso. Tuttavia, potete darlo via. Certamente l’avete fatto.

A causa dell’insolenza di qualcuno, voi date via il vostro senso di Unità. Lo invalidate, amati. Uno scambio non equo, lo ammetterete? Chiunque può comprare il vostro senso di Unità ad un prezzo ridotto, da mercante mediocre che siete. Rimpiazzate il vostro autostima, ossia il vostro senso di Unità, con la rabbia. Permettete agli altri di togliervi il vostro diritto di nascita per un semplice sguardo, una parola, una miseria, per qualunque cosa.

Per un po’, vi gloriate nella vostra rabbia e la chiamate giustificata, onorevole, meritevole, ma quello che allora chiamate amor proprio non è altro che l’ego sleale travestito. Eppure, ripetutamente, vi tenete in scarsa considerazione. Ripetutamente, per via del vostro orgoglio, vi umiliate. Forse pensate di elevarvi quando alzate i pugni, pronti a colpire il vostro presunto avversario. Potete accettare adesso che siete voi il vostro stesso avversario? Siete voi che con orgoglio gettate il vostro senso di Unità nel ring. Gettate fuori dalla finestra il vostro senso di Unità, per avere l’opportunità di affrontare questo scontro e vincerlo.

Anche quando vincete, voi perdete. Non vi rimane nulla, quando avete finito. Di nuovo, troverete davanti a voi altri avversari per il vostro senso di Unità, che sono voi stessi, e ogni volta ci cascate facendovi ingannare dal vostro travestimento, e combattete, se non sul ring, nei vostri propri pensieri. Siete voi che dovete smetterla di dare via il vostro senso di Unità a qualunque offerente.