Una piccola macchina fotografica dentro la vostra mente
È probabile che voi vediate offesa laddove non ce n’è alcuna. È probabile che vediate un’immagine dal vostro passato al posto dell’immagine dal presente, e inconsciamente reagite all’immagine che vedete nella vostra mente e non a quello che c’è davanti a voi. La persona davanti a voi, in qualche modo, vi ricorda vostra madre o vostro padre o una sorella o un fratello che non vi apprezzava. Continuate a nutrirvi del sacrilegio passato di voi. Uno schema appare nella vostra vita ed è difficile scuoterlo. Vi nutrite di ciò che è stato una volta. State cercando giustizia da una persona innocente.
D’altro canto, qualcuno può offendersi per ciò che dite e voi state lì con la bocca aperta – “Che cosa? Non intendevo assolutamente offendere. Non ti stavo mortificando. Non ci pensavo nemmeno. Affatto”. Ora vi sentite tenuti in poco conto perché la persona con cui stavate parlando ha trasposto un’offesa precedente dal suo passato a voi, incolpandovi.
E a vostra volta, quando siete offesi, anche la vostra interpretazione è forzata. È come ci fosse una piccola macchina fotografica dentro la vostra mente che sovrappone all’istantanea effettiva un’istantanea dal passato, che c’è stata e che non sarebbe mai dovuta essere.
Ammetterete che qualche volta siete troppo lesti ad offendervi? Potete scoprire che cos’è che fa scattare la vostra agitazione. Quello che vi offende entra in certe categorie, nella maggioranza dei casi nelle aree di vostra competenza.
Siete stati giudicati male in passato, ed ora sostenete di essere stati offesi, semplicemente perché state sentendo un’eco nella vostra testa. Voi, voi stessi, siete il ventriloquo. Avete sentito una voce nella vostra testa. Avete pensato di sentire il giusto mentre, nel frattempo, avete ingannato voi stessi.
Se, molto tempo fa, un genitore vi ha comunicato che non eravate capaci, wow, quanto siete lesti a vedere qualcuno ora che vi sta dicendo che non siete capaci. Può darsi che la vostra mente si colleghi a qualcosa di lontano, di molto lontano in passato. Perdio! Adesso intendete sostenere i vostri diritti, e così reagite in maniera esagerata.
Se v’imbattete davvero in qualcuno che fa il prepotente, non dovete rodervi. Non dovete raddrizzare la persona. Non è stato lui a farvi questo. Potrebbe persino essere un estraneo, e voi vi offendete esageratamente. Non avete nulla da guadagnarci.
Quanto sono tortuose le parole che a volte sentite. Sarà meglio che sappiate che qualche volta capite male i commenti. E se, in qualche modo, la persona intendeva davvero farvi sentire contriti, allora potete sapere che la persona stava reagendo a voi come se foste qualcun altro dal suo lontano passato, proprio come avete fatto voi stessi.
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Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/una-piccola-macchina-fotografica-dentro-la-vostra-mente.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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