Un campo di margheritine
Solo alle prese col tempo voi potete rammaricarvi. Mentre vi attardate, può sembrarvi che il momento preciso per scegliere qualcosa di meraviglioso sia passato. La vostra vita ha saltato un battito, e così il rammarico cresce dentro di voi. Abbandonate il rammarico. Quanto valgono i rimpianti al mercato in ogni caso?
Potreste passare accanto a un campo di margheritine, e non ne raccogliete nemmeno una. Oppure ne raccogliete un mazzo intero, e le margheritine appassiscono troppo in fretta. Oppure appassiscono più tardi. L’appassimento è sempre troppo presto. E così fate appassire il vostro cuore. Piangete per le margherite andate. Tuttavia, le margherite erano lì per voi. Avete ricevuto il dono della presenza delle margherite e, forse, di un amore perduto.
Che bel momento è raccogliere dei fiori e apprezzarli. Che offerta è per voi un campo di margheritine. Un campo di margheritine si presenta a voi.
Alle margherite piace che le guardiate. Fanno un cenno quando passate. Le margherite non si rammaricano per il vostro passaggio o perché le raccogliete o non le raccogliete. Le margherite non sprecano la loro vita nel rimpianto. Sono delle margherite e sanno meglio. Non impongono dei rimpianti alla propria temporaneità. Si arrendono. Non s’arrendono nemmeno. Si godono la vita così come gli arriva.
Le margherite si piegano nella brezza, e questo è il limite che possono raggiungere. Ovviamente i loro petali possono essere raccolti dal vento e gettati da qualche parte. E i loro semi.
Se un intero campo di margheritine fosse falciato, le margherite non se ne addolorerebbero. Non si lamenterebbero. Non gracchierebbero: “Mai più”.
Le margherite sanno che la vita sta sempre andando da qualche parte e che la vita è bella, comunque soffi il vento.
E quando la neve copre un campo di margheritine, esse dicono all’unisono: “Ah, pensare alla mano amorevole che copre i nostri campi con la neve per mantenerci al caldo mentre dormiamo”.
Abbandonate l’idea che la vita vi sia passata accanto o che voi siate passati accanto alla vita. Quello che fate e quello che non fate, sono la vita stessa. Da dove avete preso l’idea che abbiate mancato la vita? Chi lo dice? Voi lo dite. Meglio essere come una margheritina.
Se aveste preso un sentiero diverso dal sentiero effettivo che avete seguito, che cosa potreste rimpiangere adesso? Che cosa ci guadagnate a confutare la vita che vivete? State vivendo la vita, ed è questo che è la vita – quello che vivete. Siete voi che dite che la vostra vita è ben spesa o spesa male. Chi siete voi a relegarvi ai rimpianti, uno dopo l’altro? Chi vi ha detto di giudicare la vita col senno di poi? I rimpianti non sono altro che un cambiamento nelle idee. Non avete bisogno di cambiare idea. Oppure, se cambiate idea, che importa?
Io dico: “Amate la vita. Amate la vita eternamente”. Che v’importa se il Corvo dice: “Mai più”.*
Siete un visitatore nella vita nel mondo. Imparate mentre avanzate. Ringraziate la vita. Dite grazie alla vostra vita ad alta voce o silenziosamente. Siete un visitatore nella vita. Chi siete voi per dire: No Grazie Vita. Apprezzate la vita invece.
Sentite la Vita Stessa chiamare: “Reclamami. Reclamami. Vieni a prendermi per sempre".
Se la Vita sulla Terra fosse un albero, potreste sentire l’albero chiamarvi:
"Vieni sotto le mie foglie. Sentile stormire. Guarda la luce del sole baluginare attraverso le mie foglie. Tocca la mia corteccia. Siediti e appoggiati al mio tronco. Solo per ora. E poi passa al tuo punto successivo sotto il Sole per un po’… per sempre”.
[*Il riferimento al Corvo viene dal poeta americano, Edgar Allen Poe, 1809–1849, che ha scritto un poema in rima sul suo amore perduto, Lenore, e un Corvo che bussa alla sua porta. Il ritornello famoso è: “Disse il Corvo: ‘Mai più.’”.]
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/un-campo-di-margheritine.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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