La disperazione non deve seguirti. Infischiatene. Può darsi che tu senta che non ci sia nulla che tu possa fare quando l’oscurità dell’anima ti sopraffa, però sta a te separarti dall’oscurità. Sii felice comunque. Il mondo non finisce. È come se tu fossi inciampato e caduto. È allora che ti tiri su, spazzi via qualunque cosa si sia attaccata ai tuoi vestiti, e poi vai di nuovo avanti. È questa la cosa da fare nella vita. Tirati su e continua a camminare.

Non strizzare ogni goccia di angoscia da qualunque cosa ti abbia fatto inciampare. È finito. Ora fai in modo che sia passato. Vai oltre.

Quando cadi letteralmente nel fango, diciamo, non rimani a sguazzarci. E quando ti alzi, non ti tieni addosso il fango. Lo spazzi via e fai una doccia e cambi i vestiti.

Se sei caduto e ti sei tagliato il ginocchio, i tagli guariranno. I graffi sono graffi, però si trasformano e diventano delle cicatrici. Le cicatrici mostrano guarigione. Non fare delle foto alle tue ferite. Non mettere le foto nell’album della tua mente, continuando a ritornarci, sfogliando le pagine.

Ora voglio dirvi una cosa. Sebbene sia vero che avete subito una caduta, che considerate una caduta in disgrazia, quando, Amati, vi siete permessi di sentire la grazia da cui cadere?

Lo sgomento o il dolore e il senso di perdita non vengono in realtà dall’evento esterno. È in voi per tutto il tempo. È lì in attesa che gli saltiate addosso. Siete pronti per esso, anche se non lo volete. Qualunque emozione sorga, viene da voi e non da un evento esterno. Quando un fiammifero è strofinato, esso diventa fuoco. Voi siete come il fiammifero che si accende da solo. Se il fiammifero non contiene dello zolfo dentro di sé, il fuoco non si accenderà.

Bene, ora avete capito il punto. Tutto è dentro di voi.

Per voi la cosa più difficile da credere può essere che l’amore è dentro di voi. L’amore è sempre dentro di voi. Qualcosa di esterno può agitare quell’amore dentro di voi, facendolo sorgere. Lo stesso vale per le emozioni che preferireste non avere, ma tuttavia avete.

Non sto accusando nessuno, lo capite. Un senso di impazienza sorge dal di dentro, non da una causa presunta. Se l’impazienza non fosse dentro di voi, essa non sorgerebbe. Quando arriva una sensazione di perdita, qualcosa ha bussato alla sua porta. Sì, dolore latente viene a galla. Avete imparato dolore. Avete imparato che era appropriato. Avete imparato. Forse era innato. Comunque, è vostro adesso.

Come fai a rimuovere il conflitto e il dolore, o a saltarli, senza dare ad essi il dovuto? Come fai a non indugiare nella tristezza e nella durezza del cuore tenendoli vivi? Naturalmente, al meglio che puoi, ti alzi e vai allegramente per la tua strada. Non devi portarti appresso il dolore. Quando si tratta dell’amore, scegli l’amore, perché l’amore è assolutamente innato. L’amore viene dal di dentro. È qui dentro di te. Portalo in primo piano.

Tutto il resto, qualsiasi cosa che disturbi il tuo sonno e la pace mentale, è un autostoppista, e tu puoi far scendere un autostoppista. Non sei obbligato a dare un passaggio gratis a un autostoppista. O se l’hai già raccolto, puoi farlo scendere.

Tieni a te ciò che vuoi tenere a te. Lascia andare ciò che non vuoi tenere. Non devi tenere qualcosa che non vuoi. Qualunque negatività ti assalga, chiudi con essa. Rivolgi la tua mente in una direzione diversa e raccogli gioia. Perché non raccogliere gioia? Perché raccogliere qualunque altra cosa oltre alla gioia?