Ci sono dei momenti in cui voi, i Figli di Dio, vi sentite impotenti, incapaci, respinti, frustrati, deboli. Io vi dirò che dentro di voi avete Grande Potere. Vi dirò che cos’è il vostro Grande Potere. La Libertà. La Libertà è il vostro potere. La libertà di scelta è il vostro potere. Ci sono sempre delle scelte. Scegliete la libertà.

Se vi sentite oppressi, avete dimenticato la vostra libertà. Gli altri possono imporsi a voi e apparire come degli ostacoli, se voi dite che è così. Ovviamente, all’insaputa vostra e di essi stessi, l’opposizione apparente e le restrizioni potrebbero stare aprendo una porta verso la vostra libertà, una porta che era chiusa e aveva bisogno di una spinta per aprirsi. In effetti, gli altri possono stimolarvi a cercare la chiave della vostra libertà.

Non sto parlando qui di un’eventuale battaglia con un apparente altro. Sto parlando della vostra libertà innata di elevarvi al di sopra. Elevarvi al di sopra, è la vostra libertà.

Se volete sentirvi potenti invece che impotenti, farete della vita che vivete una vostra responsabilità. Se siete timidi, la timidezza è una vostra scelta. Magari in questo momento è il coraggio che vi aiuterà a sorgere. Forse quelle persone nella vita, che vedete come delle restrizioni, sono il vostro motorino d’avviamento per farvi volare in alto.

Anche se siete a scuola, anche se siete in prigione, anche se siete paralizzati, la libertà è vostra. Potete servirvi della libertà.

A scuola, siete in una posizione in cui dovete fare quello che dice l’insegnante. Forse vorreste parlare e divertirvi, ma dovete stare fermi e zitti.

In prigione, dovete seguire le regole. Le regole possono essere disumane. Cionondimeno, vi conviene seguire le regole.

A scuola, in prigione, anche se siete paralizzati, avete la libertà del cuore e della mente. Avete la volontà. Avete la libertà di essere tutto quello che potete essere in circostanze che potrebbero essere una scusa per bloccare la vostra libertà. Avete la libertà di salire al di sopra delle circostanze.

Vi ricordate la vera storia di un redattore capo di una rivista importante a Parigi che ebbe un serio ictus che lo lasciò paralizzato? Non aveva ancora cinquant’anni. Aveva sotto controllo un unico movimento, ed era quello di battere una palpebra. Era in grado di dire di “Sì” con un battito o dire di “No” senza il battito.

In che modo si elevò al di sopra? Si considerava fortunato. Aveva la libertà di considerarsi potente. Era anche risoluto. Voleva continuare a scrivere. Aveva dei pensieri positivi. Egli manifestò i suoi pensieri positivi. Che nessuno dica che Io non ero lì accanto a lui.

Una signora gentile fece delle carte di tutte le lettere dell’alfabeto. L’uomo, in passato mondano e potente, scrisse la sua storia battendo la palpebra, o non battendola, per scegliere la prossima lettera dell’alfabeto per una parola che voleva fosse annotata. Così profondamente deciso a vedere scritto il suo libro era lui.

Ci vollero desiderio, forte volontà, forza d’animo e l’accrescimento di una pazienza infinita – e un altro ingrediente principale – per completare il suo libro. Quest’altro ingrediente importante era la Volontà di Vivere e l’Amore per la Vita dell’autore. Egli esercitava la sua libertà di amare la vita. Il Suo Amore per la Vita ispirò la donna angelica con le sue carte dell’alfabeto accanto a lui e molti altri, che in seguito lessero il suo libro.

Dopo la morte dell’autore, il libro è stato pubblicato in tutto il mondo e più tardi ne è stato tratto un film. Tutto questo era il tributo dell’uomo all’Amata Vita. I ruoli dell’autore e della signora gentile hanno ispirato Devozione alla Vita e Libertà di Scelta in molti.

Ogni essere umano ha la libertà – chiamatela potere – di pensare, imparare, occuparsi, salire al di sopra. Questa è la vostra libertà. Avete libertà di scopo. Avete dentro di voi una riserva di scelte da fare, che soltanto voi potete fare.

Voi avete libertà. Avete scopo. Avete Me. Avete Me, qualsiasi cosa accada.

L’autore non guarì mai dalla sua paralisi fisica, eppure fu ugualmente un miracolo.

[Il libro a cui ci si riferisce in questa Heavenletter è “Lo scafandro e la farfalla” di Jean-Dominique Bauby.]