Ritorniamo alla semplicità. Oh, essere semplici di nuovo. Semplice è senza ego. Non c’è alcuna parata, nessuna fanfara, nessuno sfoggio. La semplicità è come un agnellino appena nato e l’erba e il cielo e una fattoria.

Quanto complicata sembra spesso essere la vita. Quanto complessa.

Non c’è bisogno di cercare la parola grossa. Una parola semplice basterà. Una parola semplice sarà meglio.

L’Unità si riduce alla semplicità. Vorrei dire che l’Unità si espande alla semplicità. La semplicità è ingannevolmente semplice.

Oggi avrai l’intenzione di essere semplice? Sì, di essere ingenuo. Non cercare di riuscire a capire nulla. Passeggia attraverso la vita. Sii aperto a qualunque cosa arrivi. Se piove, goditi la pioggia. Se c’è il sole, goditi il sole. Fai aritmetica semplice, se vuoi, ma niente problemi.

Pensa se questo fosse il tuo primo giorno sulla Terra, il giorno in cui la Terra stessa è nata. Penso che faresti delle verticali e capriole. Ti rotoleresti nell’erba. Abbracceresti gli alberi. Salteresti sopra i ruscelli. Il tuo cuore arriverebbe al cielo. Che cosa conterrebbe la Terra che non saresti lieto di vedere?

E quando vedresti altri esseri umani, correresti incontro a loro con alacrità.

Immagina se non conoscessi il linguaggio, quanto sarebbe onesta la vita. Indicheresti e toccheresti e i tuoi occhi si spalancherebbero, e tu comunicheresti. La tua comunicazione sarebbe sciolta e libera. Sarebbe genuina. Non avresti imparato troppo ancora. Saresti semplice. Non ci sarebbero convenzioni da seguire o da conseguire. Conseguiresti te stesso senza provarci. Saresti innocente piuttosto che bene informato.

Quand’è che è nata l’idea che complesso sia meglio di semplice? Com’è nata questa idea? Restituiscila. Restituisci l’idea. Scegli semplice in ogni cosa.

E se non ci fossero regole e regolamenti? E se non fossero stati pensati ancora e nessuno fosse obbligato a essere altro che ciò che Io l’ho creato per essere? Tutti sarebbero semplici. Non ci sarebbero conversazioni sprecati o tempo che non sarebbe bello.

I cuori si incontrerebbero direttamente. I tuoi occhi guarderebbero negli occhi di tutti, e vedresti i Miei. Metteresti una mano sul Mio cuore e sentiresti il battito del Mio cuore. Metteresti la mano sul tuo cuore e sentiresti lo stesso battito del Mio cuore. I cuori sarebbero cuori. Sarebbero indistinguibili.

Non avresti delle battute da imparare.

Non dovresti imparare cortesia e buone maniere. Saresti semplicemente cortese e educato.

Indicheresti la strada, lasciando che altri vadano per primi.

Condivideresti. Condivideresti amore allo stesso modo in cui il sole condivide se stesso.

Non conosceresti ostacoli. Non ti verrebbero in mente.

Tutti sarebbero tue sorelle o tuoi fratelli, e tu saresti loro fratello/sorella.

Non faresti complimenti. Ogni tuo atto e azione sarebbe come poesia. Faresti delle metafore, e sarebbe tutto vero. Se tutto fosse vero, nulla potrebbe essere falso. Saresti fedele a te stesso. Non ci sarebbe mai stato il pensiero o la possibilità che le cose fossero diversamente.

L’erba sarebbe verde e i cuori sarebbero fedeli. Tutti sarebbero di buon cuore.

Saresti grato per ogni briciola di vita. Saresti grato per tutti. Saresti grato per te stesso. Saresti grato.

Di che cosa mai ti lamenteresti? Che cosa mai analizzeresti? Che cosa mai ci sarebbe da analizzare o lamentarsi? Lagnanza non sarebbe stata inventata.

Saresti naturale. È contro natura lamentarsi, come se ti fosse dovuto qualcosa. Saresti più generoso invece. Non parlare più di non capire questo o di non comprendere quello. Qualcuno ti deve forse consegnare la comprensione dell’Universo? Qualcuno deve forse mettere l’amore nelle tue mani, o sei tu che devi dare amore così come sei stato creato per fare?