Sfogliando i petali dell’apprendimento

God said:

Quanto è largo il largo e quanto è alto l’alto? Quanto è alto il cielo? Quanto è vasto l’Infinito?

Una madre può domandare a suo figlio piccolo, quanto mi ami? E il bambino spalanca le braccia più che può e dice: “Così TANTO”.

In un dente di leone, che un bambino offre a sua madre, le sta offrendo l’Universo intero. Un bambino conosce davvero l’Infinito meglio di quanto conosca il mondo finito. Che cosa c’è da imparare per il bambino sulla Terra, che lui non sappia già, se non il finito? Dall’intero insieme di conoscenza, il bambino scende nei dettagli e nelle misurazioni e riduzione di scala e diventa istruito nel mondo, eppure il vero apprendimento è qualcosa che deve essere scatenato, non studiato.

Un bambino ricorda la Totalità, e poi quello che gli viene insegnato formalmente si riduce a limiti di un tipo o un altro. Gran parte dell’apprendimento sulla Terra è di meno anziché di più. Invece della Pienezza, arriva ad esserci una sorta di riempimento che non si avvicina nemmeno alla Pienezza, un affollamento per così dire, una qualche sorta di sabbia nel serbatoio della benzina e uno stridere dei cambi.

L’apprendimento dovrebbe essere gioia. Il bambino vuole afferrare manciate di conoscenza. Immaginate come un bambino apprende la lingua così magnificamente e spontaneamente, e con tanto entusiasmo. Tutto quello che è parte integrante dell’apprendimento di una lingua, tutto l’adattamento della lingua e aspirazioni con le labbra, e le orecchie fanno un bis. Quando uno riesce ad imparare una lingua e tutte le sue ramificazioni, può imparare qualsiasi cosa desideri imparare.

Da quand’è che l’apprendimento è diventato un lavoro o una cosa programmata, come se l’apprendimento fosse qualcosa di citato e remoto e imposto, quando tutto l’apprendimento riguarda la vita e la vivacità dell’imparare. Da quando in qua l’apprendimento è qualcosa che deve essere inculcato a un bambino, come se imparare fosse separato dalla gioia di vivere e dall’amore stesso e il bambino dovesse essere bloccato in una carrozza e andare solo in una direzione e non in un’altra?

Lasciate che l’apprendimento evochi amore e gioia, giacché non sono l’amore e la gioia le qualità essenziali dell’apprendimento? Il soggiogamento non ha alcun senso e non è necessario.

Una cosa nella vita conduce ad un’altra. Il cuore e la mente desiderano essere riempiti di conoscenza. Non confondete il vero apprendimento con i fatti o con l’informazione. La vera conoscenza è creare una connessione. Significa unire elementi disparati e vedere come si uniscono e aggiungono allo spirale della vita nel mondo.

Due cose diverse hanno una caratteristica comune. Imparare significa mettere insieme le cose. Imparare significa scoprire come i disparati non sono disparati ma vivi e simili. Che cosa hanno in comune il linguaggio e la musica? Persino dentro al linguaggio e alla musica, c’è silenzio. C’è silenzio tra le parole, e c’è silenzio tra le note. C’è silenzio tra i pensieri. C’è l’immersione nella soggettività, e c’è l’obiettività che non dovrebbe essere lontana. L’obiettività può portarvi ancor più vicini a Me, ma il vostro cuore deve essere nell’apprendimento.

L’apprendimento deve essere per gioia, o se no, che valore ha? Il test dell’apprendimento è quanto esso significa per colui che sta imparando. L’apprendimento è qualcosa di più dell’esercizio e della ripetizione. L’apprendimento è un’esplorazione del mondo. Tutto può essere al suo posto e tutto può essere a casaccio. Tutto può essere tutto o può essere nulla affatto, e nulla può esserne il tutto.

Il vero apprendimento è scoperta. La vita deve essere scoperta. Non c’è modo di completare la scoperta. È mondiale. È Universale. È rivolta al Cielo. La vita è al di là di qualunque restrizione costruita su essa. La vita è un Miracolo di Scoperta. Non ci sono confini alla scoperta. Tutto sulla Terra è un fiore da raccogliere e da dare via alla massima distanza, qualcosa come il cuore di uno che abbraccia tutti gli altri.

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Translated by: paula

 

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