Oggi troverete delle occasioni per amare. Alcune occasioni saranno un gioco da ragazzi. Già prima che lo sappiate, avrete dato amore. Sarà come se vi foste alzati sull'autobus cedendo il vostro posto a qualcun altro, senza nemmeno pensarci. Altre occasioni potrebbero non essere così facili. Potreste non pensarci nemmeno ad alzarvi per cedere il posto a qualcun altro. O, se ci pensaste, preferite non farlo.

In realtà, non è che nell'amare state rinunciando a qualcosa. State guadagnando qualcosa. È una questione di cosa siete disposti a dare a voi stessi. È una questione di quanta felicità volete dare a voi stessi.

Non è che pensate solo a voi stessi. Non è che badate a gonfiare il vostro sé. State semplicemente badando a spianare un po' il sentiero della vita per qualcuno che sta andando nella vostra stessa direzione. Quando spianate il sentiero per un apparente altro, state inevitabilmente spianando il sentiero per voi stessi.

Forse non tutti quelli a cui sorridete restituiscono il sorriso, ma non è per un sorriso restituito che voi sorridete. La persona davanti a voi non è colui per cui sorridete. Voi sorridete per Me. Sono Io Che catturo il vostro sorriso. Lo ricevo, ogni singolo sorriso vostro. Ricevo il posto che cedete. Ricevo l'aiuto che date ad un apparente estraneo. Io sono il Ricevente di tutto quello che date. Io rinvigorisco la vostra anima, e voi Mi lasciate un sorriso come mancia.

Ogni passo che fate, è in omaggio a Me e a nessun altro. Qualunque persona possa presentarsi nella vostra mente, qualunque individuo serviate, state servendo Me. Non c'è nessun altro da servire, amati. Chiunque sia l'individuo davanti a voi, state servendo Me. ServiteMi bene. ServiteMi bene. È in questo che sta la felicità.

Non stiamo parlando soltanto della vostra felicità, lo capite. Ma certo, sperimentate pure la felicità, ma la felicità non è solo per voi stessi. La felicità destinata solo a voi stessi, vi serve per una durata breve. Amati, non c'è nessun altro da servire tranne Me. Voi servite il Servitore.

È Me che salvate dal fuoco. Sono Io quello a cui alzate il cappello. È a Me che sorridete. È per Me che portate i pacchi. È per Me che lasciate perdere alcune delle cose che vi hanno preoccupato. È per Me che rinunciate alla piccolezza e acquisite grandezza. Tutto quello che fate, è offerto a Me. Io sono l'assaggiatore del cibo che servite. Io sono Tutto.

Io sono Colui che invitate. Io sono l'Ospite Che appare alla vostra porta. Io sono l'Ospite dell'Universo, e sono il vostro Ospite. Invitato o non invitato, Io sono vostro Ospite, eppure sono anche Colui che dà la festa. Dite ciao a voi stessi. Dite ciao a Me. È la stessa cosa.

Ogni gentilezza che donate, la donate a Me. Ed Io accetto.

Nessuna madre rifiuta il soffione che suo figlio raccoglie da donarle. Nessun Dio in Cielo rifiuta alcuna offerta da parte vostra. L'altare su cui lasciate i vostri doni è l'altare del mondo. Quanto è semplice e bello questo.

È come se costruiste un falò d'amore che può essere visto e sentito ovunque. Voi portate dei rametti. Portate una foglia. Portate una scheggia. Portate un tronco. Portate una pagliuzza. Non ha importanza. Ha importanza che portate qualcosa.

Il dono più grande non è sempre il dono più grande. Il dono più piccolo può essere il più grande. La grandezza del dono è irrilevante. Il fatto che voi diate, è il cuore della questione, e così voi date.