Le campane suonano, i gong fanno fragore e tutti battono le mani

God said:

Tu sei la Mia vita. Capisci cosa intendo? Sei la realizzazione dei Miei desideri. Ti ho desiderato nello stesso modo in cui un albero desidera mettere rami, e così tu vieni in esistenza manifesta per un Mio ordine. Tu descrivi la vita nel mondo per Me. Sento il tuo punto di vista. È come se tu respirassi vita nel Mio cuore. Sei come Sheherazade che racconta una storia senza fine e così continua a vivere.

So benissimo che esiste un’Unica Storia nell’Universo, e quella sono Io, eppure tu sei nella storia con Me. Noi sussurriamo l’uno all’altro, tu, immaginario, e Io reale. Sì, è vero, Io parlo a Me Stesso. E tuttavia, ugualmente, Mi dedico a voi come uno si dedicherebbe ad una prelibatezza.

Sì, la vita nel mondo è finzione, ma, oh, che grande finzione! Che grande storia scrivi per Me da leggere. Ti imbarchi nella vita e scrivi una storia, o racconti una storia, e Io seguo ogni tua parola. Giro ogni pagina. Guardo ogni illustrazione. Ti guardo negli occhi e vedo avventura. Vedo capitoli e parole e, per un po’, la storia tua è come vita reale.

Forse è la Mia storia, eppure sei tu a viverla. Tu sei, invero, una delle Mie storie, e sei un personaggio principale in essa. Mentre Io ti invento, per così dire, allo stesso tempo tu inventi e re-inventi te stesso. Tutto nella tua vita è disposto, mentre nel contempo è scritto al volo. È una storia che racconti e allo stesso tempo una storia che scrivi. Suspense è il suo tema. La scrivi di corsa. La vedi arrivare mentre, nel contempo, sei cieco. La tua storia ti passa sibilando accanto e quasi non riesci a tenere il passo. Ogni giorno è un brano. Ogni capitolo è un brano apparentemente più lungo, eppure il tutto accade, alle condizioni del mondo, ad una velocità precipitosa, qualcosa come un fuoco di paglia, eppure tutto viene preso sul serio. Tutto è come se la tua vita dipendesse da quello che è scritto e quello che è letto e quello che è riletto, come se fosse vero, come se questa storia fosse una questione di vita e di morte, quando, per tutto il tempo, si tratta di una storia inventata.

Anche le storie possono farti ridere. Persino le storie possono farti piangere, come se le storie fossero vere anziché inventate. Quanto appare reale la tua storia, e quanto appaiono reali tutte le altre storie. Si scrivono persino delle storie sulla storie nei giornali e nelle riviste e, certamente, nei cuori pulsanti, storie spiegate nei battiti del cuore, una canzone scritta al ritmo del tamburo, una storia lunga o una storia breve, storie immaginarie scritte a puntate, iniziando con la nascita e così via, finendo col capitolo sulla morte del corpo. Eppure ci sono altri personaggi nella storia che sta a te raccontare, e così la finzione continua. C’è una storia di sottofondo, e c’è una sua continuazione al livello terreno, e tuttavia, anche se è così, la storia vera continua in un’altra dimensione.

In effetti, la tua storia non continua, perché là dove le vere storie hanno luogo, il tempo non esiste, per cui la storia non è continua e allungata, ma la storia vera è Eterna e Infinita e senza fine, anche se è un momento in Cielo.

E che momento! Le campane suonano e i gong fanno fragore e tutti battono le mani.

Translated by: paula

 

Your generosity keeps giving by keeping the lights on