Ci vuole coraggio per vivere sulla Terra. Ogni giorno che vivi, hai una qualche consapevolezza della possibilità che non ti sveglierai la mattina successiva. Potresti morire senza avere l’opportunità di dire addio o di dare un ultimo bacio.

Nessuno conosce il momento in cui la morte busserà alla sua porta. La morte potrebbe essere imminente, e poi il suo arrivo potrebbe essere rimandato. Nessuno sa quando suoneranno le campane. Senza preavviso, senza un avvertimento, senza un contratto studiato scritto o verbale, la vita del tuo corpo può essere spazzata via in un batter d’occhio. Non esiste una polizza d’assicurazione per impedire la morte di un corpo. Una polizza d’assicurazione non varrebbe la carta su cui è scritta. Qualche volta la cosiddetta morte ha una svolta rapida. Qualche volta la morte revoca la propria decisione.

Il tuo corpo non indossa una corazza. Quanta protezione contro la morte dà la pelle? Non c’è nessuna garanzia allegata al tuo corpo. Non hai alcun contratto certo sul tuo corpo. L’incertezza è il tuo secondo nome. L’incertezza ti si addice.

Potresti avere protestato contro la vita per tutta la sua durata, eppure nel momento dell’arrivo della morte, tu fai resistenza. Combatti con le unghie e coi denti. La morte sembra essere un bullo e un imbroglione. Morte esibizionista. Può darsi che tu non abbia voluto tenere la tua vita poi così tanto, però di sicuro non vuoi rinunciarci adesso. La vita è stata più bella di quanto sapessi. La morte non ha alcun diritto di portarti via da questa vita. A tutti i riguardi, questa particolare vita è l’unica che conosci. È preziosa. La vita dovrebbe avere dei diritti.

In aggiunta a questo sacrilegio, corre voce che Dio, l’amato Dio Onnipotente, l’abbia stabilito in questo modo. A pensarci, Dio ha fatto della morte una delle leggi della vita. Quando la morte arriva, non c’è nulla che tu possa farci. Nessuno può.

Tuttavia, sappi, nella cosiddetta morte, la tua anima si fa avanti. Possiamo chiamarla resurrezione.

Non importa che tutti i corpi nati muoiano pure, in qualsiasi modo sia stato scritto, che sia tipico o raro o persino mai sentito, la morte ha tutti i suoi privilegi, e il tuo corpo sembra solo essere l’agnello sacrificale offerto sull’altare.

Il fatto è che il tuo corpo vive finché non morirà. Questo è vero, puoi starne certo. E tuttavia, tu sei eterno. Che cosa credi che significhi vita eterna? Attaccato come sei alla densità del tuo corpo – oh, quanto è diventato essenziale il tuo corpo per te – hai contato sul tuo corpo per muoverti da un posto a un altro. Come potrai arrivare da qualunque parte, ti domandi, senza il tuo corpo che ti ci porti?

Forse hai sempre voluto essere capace di teletrasportarti senza fare prenotazioni e senza precipitarti portando i bagagli o perdendoli. La morte ti dà questa opportunità. Puoi essere all’istante ovunque ti porti la tua anima. Puoi essere ovunque, dappertutto. Potresti non essere visto, ma tu potrai vedere.

Naturalmente, la tua amata anima vede diversamente da come tu, come una personalità, sei abituato a vedere. Nella morte, sei in un gioco diverso con diritti e privilegi illimitati. La vita senza corpo e senza restrizioni sarà giusta per te presto, e la vita in un corpo con restrizioni è giusta per te mentre sei sulla Terra.

C’erano tante cose che non capivi mentre viaggiavi sulla Terra. Ora vedrai un mondo del tutto nuovo.

Ti prego di capire che la vita sulla Terra ha tantissime benedizioni, e la continuazione della tua vita, senza un corpo al rimorchio, ha anch’essa tantissime benedizioni. Non sei non-vivo. Stai ancora imparando ogni giorno a tuo vantaggio, anche se i giorni non sono nominati e il tempo non è misurato.

Il giorno della tua morte non è un giorno amaro, tranne che è così che tu lo vedi e il mondo intero sembra vederlo. Lo vedrai diversamente da lì a poco. Tutti lo vedranno. Tutti scopriranno che la morte non è una calamità bensì una benedizione.

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