La natura della nostra personalissima relazione
Quando stai facendo Godwriting™ [conversando con Dio per iscritto], non devi scegliere un argomento. Non devi avere una necessità pressante. Non devi tirare fuori un’agenda o un elenco di domande da fare. Io sono un Dio che fa qualcosa di più che rispondere alle tue domande limitate, e tu devi essere semplicemente una persona ordinaria che intende ascoltarMi, il che è il Mio Godwriting a te. Tu lo raccogli. Il tuo voler sentirMi è una benedizione, comunque consideri la cosa.
Che cos’è il Godwriting se non la tua apertura verso l’ascolto di ciò che Io ho da dire?
Ascolta questo riguardo alla Nostra relazione:
È vero che Io sono il tuo Servo. Io sono il tuo Servo, molto più di quanto tu sappia. Allo stesso tempo, tu non sei il Mio Impositore. Non sono obbligato a eseguire i tuoi ordini. Ovviamente hai pensato a volte che fossi tenuto ad ordinare il menu della vita come desideri e che Io ti dovessi consegnare i tuoi desideri su un piatto d’argento. Se non lo faccio, potresti pensare che Io sia dalla parte del torto. Va benissimo essere fiduciosi, però la fiducia non significa che tutto debba andare secondo i tuoi piani.
Quando sei sicuro che la tua volontà dovrebbe essere seguita al posto della Mia, potresti risultare arrogante. L’esatto opposto di arrogante non è proprio mite, non ossequioso, ma piuttosto umile. C’è una certa alterigia quando sei sicuro che i tuoi desideri debbano essere ben realizzati.
Umiltà non significa essere timidi. Umiltà significa non dover essere il personaggio più influente. L’umiltà è sapere che nemmeno una buona vita deve andare secondo le tue preferenze. Non è che tutto nella vita debba andare come vuoi, né significa che Io sia stato negligente. E non devi considerati una vittima di un cattivo servizio solo perché, come la percepisci tu, è stata fatta la Mia Volontà e non la tua.
È vero, Io sono il tuo servo, e sono felice di esserlo. Ti servo. Ma non sono il tuo cameriere, né sono la tua bambinaia. Io sono più di un pozzo dei desideri.
Può darsi che tu Mi abbia considerato come un postino che, per legge, deve portarti le lettere e le notizie che vuoi in un certo momento, senza alcun margine per il postino per lasciarti qualunque cosa che non è nella tua lista preferita.
Quando vivi abbastanza a lungo, dal tuo punto di vista, tu perdi delle persone care per mezzo della morte, che si trasferiscono a vivere in una terra straniera lontano da te. La morte ti sembra crudele. Ti domandi dove sia il Mio cuore quando non rispondo ai tuoi appelli di clemenza.
Carissimi, non sta a voi istruirMi. Non sta a voi prevederMi. Certamente non sta a voi offrirMi consigli saggi.
I consigli saggi che Io vi do, non hanno nulla a che fare con l’ego. Naturalmente nessuno vuole che gli si neghi qualcosa. Quando prendete voi stessi e la vostra vita così personalmente e non volete sentire ciò che è, le probabilità sono che la vostra sensibilità sia un’esplosione dell’ego.
Tuttavia, quando la vita vi si presenta, di solito non è a vostro vantaggio ricevere favori speciali o dispense. È più saggio per voi avere una visione diversa. Certamente, quando vi vedete feriti, questo vi sembra reale. Sentirsi feriti è realtà soltanto a livello superficiale.
C’è, tuttavia, un altro livello su cui basarsi e un altro e un altro. State vedendo la vita da una certa angolazione, e spesso protestate contro ciò che vedete. Venite ora, vedete più in alto. La vostra interpretazione della vita non è uno stato permanente. Salite più in alto, e arriverete naturalmente a vedere la vita da una vibrazione più elevata e con maggiore chiarezza.
Quello che vedete come spaventoso, è il vostro modo di guardarlo.
Certamente non siete obbligati a vedere come avete visto in passato. Perché mai vorreste aggrapparvi a una coscienza molto probabilmente inferiore?
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/la-natura-della-nostra-personalissima-relazione.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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