La differenza tra la fiducia e il sapere tutto

God said:

Amato, c’è una differenza tra la mancanza di fiducia e il sapere poco o nulla.

Appoggiati alla ringhiera. Rilassati nella vita. Vedi da lontano. Vedi pure da vicino. Nella vita, tu cammini avanti e indietro naturalmente en passant. Vai via da casa da una parte e ritorni a casa da un’altra parte. Cambi il tuo itinerario domani o il giorno dopo o da un giorno all’altro, o cambi il tuo sguardo e stima delle cose.

Mio Unico Figlio, dal punto di vista del mondo, è un Essere che cambia opinione. Anche se sei per l’eternità, tu fai altalenare la verità. In questo modo oggi…ieri in un altro modo e ancora un altro modo domani…persino un’apparente inversione e poi un altro modo apparente di nuovo. Questi ti sono imposti, all’apparenza, eppure tu sei da qualche parte tra le quinte a guardare. Può darsi che tu non abbia afferrato abbastanza in fretta, ma non puoi semplicemente spazzare via ciò che sembra chiaro adesso, facendo finta di non vedere. Quel che intendo dire è che qualche volta eviti le questioni come se non fossero mai esistite. Questo non significa che non esista pure l’infallibilità. Tutto esiste e crolla, come può essere nel mondo.

Come prova dell’incostanza del mondo relativo, dai un’occhiata all’idea inventata di quella che è chiamata morte. Praticamente tutti ne sono spaventati a morte e, nel contempo, non ci credono del tutto. Questo, ovviamente, può essere percepita come saggezza. La morte non è reale – neanche per sogno. Il tempo e lo spazio e il corpo fisico, non esistono realmente. È di essi che è fatta la finzione.

C’è anche una stabilità più profondo che esiste, ma la stabilità non si rivela sempre fortemente nel mondo in generale. Il mondo stabile non è fatto della realtà materiale. Puoi contare sulla competizione nel gioco fatto sulla Terra – un gioco astuto, infatti – non qualcosa in cui devi entrare. La competizione è la più grossa delle fantasie senza sostanza. Può darsi che la fantasia sia diventata il tuo pane quotidiano. Se la Verità Stessa fosse sempre disponibile, l’amore si dichiarerebbe legittimamente il tuo pane quotidiano.

Io assecondo questo con un cenno della testa, come se fossi in chiesa in una piena mattina di domenica o sabato o giovedì sera – qualunque giorno sia il tuo Giorno del Signore. Il giorno del Signore è sacro nel giorno in cui capita. Sacro è ciò che è reso Sacro. Una congregazione di cuori colmi scoppia di gratitudine nel vostro giorno o sera stabilito per riconoscere l’apprezzamento che canta divinamente nel vostro cuore. È così che Io vi sento.

La venerazione e la gratitudine sono delle faccende interiori che non devono essere attribuite soltanto agli echi di ripetizione, a cui piace decisamente giocare la loro parte sulla Terra come promemoria dell’amore da rendere sacro e da cantare a squarciagola con gioia dai tetti del cuore e da far echeggiare da un capo all’altro dell’Universo come un’esperienza di Unità da far risuonare sotto migliori auspici intorno al mondo e da far continuare a rimbombare, per non essere dimenticata, e perché nemmeno il silenzio dell’amore cessi mai i suoi abbracci. Santificato sia il tuo nome e il Mio, che sono la Stessa identica cosa.

“Di Te io canto”, è un coro d’amore visibile e radicato in tutti i cuori sulla Terra come testimonianza dell’amore in volo, che riempie ovunque l’Unità del cuore sulla Terra ora e per sempre e che è da mantenere sempre, non come un obbligo, bensì come una gioia risonante, udibile da un capo all’altro del mondo unito sulla Terra. Santificato sia il Nostro Unico Cuore in Cielo ora e per sempre come arriverà ad essere sulla Terra.

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Translated by: paula

 

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