È così facile per i Miei Figli cogliere al volo i guai. Sentite il peso dei problemi con tanta facilità. Quando il guaio entra nella stanza in cui state seduti, esso sembra colpirvi nella pancia e, con la vostra approvazione, la preoccupazione permane nel vostro cuore. Può darsi che occorra molto tempo prima che il problema esca dal vostro cuore. Voi controllate i problemi con prontezza. I problemi diventano come un arrosto che avete nel forno che, non importa quanto lo facciate cuocere, non sembra mai essere pronto. Spesso gli date un’occhiata.

Che sia altrettanto facile per le benedizioni nel mondo cogliervi in questa maniera.

Siate vigili verso la felicità. Considerate che c’è più felicità in attesa di voi di quanti siano i problemi a istigarvi.

I problemi sembrano arrivare con colori brillanti di rosso e arancio mentre la felicità indossa dei colori pastello. La felicità, a meno che non sia travolgente, sembra ritirarsi nel sottofondo, mentre i guai vi urlano: “Ti ho preso” Guardami!” I Pastelli della Felicità, d’altro canto, per lo più vi sorridono silenziosamente.

La felicità assomiglia di più alla caduta di uno spillo mentre il guaio è come la caduta di una tonnellata di mattoni.

Forse è necessaria una bilancia per soppesare la felicità contro i problemi. Forse i problemi non pesano realmente così tanto come pensate. Forse siete semplicemente più pronti per i guai di quanto non siate pronti a cercare la felicità. I guai vi sono più riconoscibili. Sembra che portiate la preoccupazione nel cuore più facilmente di quanto portiate la felicità.

Forse vi aspettate che i problemi perdurino e che la felicità fugga via.

Sì, ovviamente i guai, quando compaiono all’improvviso, vi buttano giù.

È come se preparaste la stanza degli ospiti per i problemi. Siete sicuri che i guai vi faranno visita. Sembra che abbiate grande fiducia nei guai. La vostra stanza degli ospiti per la felicità, anche se la desiderate tanto, può essere dell’ultimo istante e disordinata.

Può darsi che vediate una grande porta pesante con un cartello appeso alla maniglia che dice GUAI. Lasciate la porta aperta. Questa porta è di facile accesso.

Potreste anche vedere una porta più piccola con un piccolo cartello chiamato Felicità. Forse il cartello, appeso alla maniglia con una corda, si è girato e potete leggerlo solo quando ci andate proprio vicino rigirando il cartello di modo da poterlo vedere.

In gran parte, la felicità sembra fondersi con la vostra vita quotidiana mentre i guai si assicurano che siate colpiti.

I problemi gridano: “Ti darò la caccia! Sono sempre dietro l’angolo. Tieniti forte”. I guai fanno una grande impressione.

La felicità potrebbe non essere così marcata. La felicità preferisce lavorare dall’interno verso l’esterno. La felicità vi saluta più probabilmente come farebbe una signora o un gentiluomo. La felicità è molto più raffinata. La felicità è più incline a rimanere nelle vostre buone grazie. I guai non si preoccupano delle buone maniere.

Nel mondo relativo, quello che in passato era sembrato un problema, potrebbe ora avere un lato più leggero. Ripensandoci, potreste persino considerarlo con gentilezza. Non c’era dubbio che, quando vi siete spezzati la gamba, si sia trattato di un guaio. Ora potreste ricordarvi di quanto amore e quante cure avete ricevuto, tutti gli amici che sono venuti a trovarvi e hanno scritto dei bei messaggi sul vostro gesso. Può darsi che ora consideriate quello un bel momento.

Tante cose nella vostra vita dipendono dal punto di vista da cui le guardate.

Potete vedere che i problemi hanno qualcosa a che fare col tempo, e il tempo incede impettito. I guai e la felicità compaiono entrambi a seconda del vostro atteggiamento e del vostro senso del tempo.

Nemmeno per un istante di tempo sto negando quanto sembri gigantesco un problema quando atterra su di voi. Voi, voi stessi, col tempo, potreste guardarlo in modo diverso e modificare la vostra posizione.

Chiamate la felicità a voi. Contate sulla felicità. Contate sul fatto che la felicità vi sta cercando.

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