Il tuo sacro potere

God said:

Ecco una lezione di vita. Questa è una grande lezione da imparare. È una lezione fondamentale. Per molto tempo non hai assorbito questa lezione. Ti sei fatto beffe di esso o l’ego si è fatto beffe di esso per te. Ecco il messaggio da ribadire:

Non occorre che ti affermi.

Nel mondo, così come lo immagini, la vita esige che ti affermi. Esige che ti giostri con le parole, perché, così come sembra a te, nessuno ha il diritto di trascurarti o insultarti o avvilirti in alcun modo.

Tu presupponi che quello che qualcuno dice o non dice abbia il potere di avvilirti. Forse sei lesto a dare via il tuo potere donatoti da Dio.

Potresti dire a te stesso: “Questa volta mi difenderò”.

Quando difendi te stesso, pensi di stare dicendo: “Non devi offendermi. Non hai alcun diritto di offendermi”. Proprio in questo modo hai concesso all’apparente altro il diritto. Gliel’hai appena concesso dicendo: “Senti, mi hai offeso”.

Non ti dico di essere timido come un topo. Ti sto dicendo che quello che squittisce è il topo. L’apparente altro non deve riuscire a farti uscire dai gangheri. Non devi cedere il tuo sacro potere. Non devi cedere il tuo sacro potere a nessuno. Anche se sei in prigione, puoi mantenerti il tuo Potere in Silenzio.

Hai paura che rimanere in silenzio equivalga ad acconsentire? Stare in silenzio contiene tantissimo potere. Oppure potresti rispondere: “Ovviamente”. Okay significa: “Okay, andiamo avanti con la vita”.

Non è questo che si fa nel karate? Il tuo cosiddetto avversario non può avere il sopravvento quando non fai resistenza? Tu tiri fuori il meglio da te stesso. Come vuoi il potere! Ovviamente non devi soccombere all’impotenza nel mondo. Hai il potere di non reagire. Non devi essere lo yo-yo di nessuno.

Stare in silenzio è una grande risorsa. È a tua disposizione.

Non stai lottando per la tua vita. Essere eccessivamente suscettibili è ego, amati.

Se per caso hai considerato te stesso un sacco da pugile nella vita, oppure escluso o rifiutato o sminuito, riconsidera la cosa.

Non devi essere una vittima. Una vittima non è una cosa ‘o…o’. Non è: Sei una vittima o non sei una vittima. Il tuo scegliere di non essere una vittima, va oltre il contrattaccare. Pensaci bene. Forse ti piace essere una vittima. Forse ti piace essere maltrattato. Forse stai cercando uno scontro e il cosiddetto offensore ti sta dando ciò che vuoi. Quali sono le vostre motivazioni, amati? Che cosa vi fa scattare? Quale cartello indossate sulla schiena? Che cosa volete? Quali segnali trasmettete?

Se non vuoi recitare il ruolo della vittima, non recitarlo.

Anche quando ti sei spinto con le spalle al muro, ne puoi uscire. Qualunque sia il ruolo che reciti, puoi uscirne. Non si cambia ruolo con uno scoppio d’ira. Lo si fa con consapevolezza. Quando ti svegli, dai anche a quelli che ti stanno vicino un’opportunità di svegliarsi.

Forse hai pensato che un altro abbia causato la tua reazione. C’è la possibilità che un bullo stia reagendo a te. Se è così, ora conosci il potere silenzioso che hai. Il potere silenzioso è potere silenzioso. Potere non annunciato è potere ugualmente. Se ti sei messo nei guai, puoi uscirne.

Arriverò al punto da dire che non esistono delle vittime nel mondo, soltanto quelli che scelgono di recitarne il ruolo. Se questo è il ruolo che hai recitato, cambia ruolo adesso. Esistono altri ruoli oltre alla vittima e all’offensore. Esistono molti altri ruoli migliori da recitare. Scegli da solo il ruolo che reciti nel mondo.

Translated by: paula

 

Your generosity keeps giving by keeping the lights on