Sii grato per quello che hai. La gratitudine è un grande strumento nella vita. Ti porta lontano. L’ingratitudine ti lascia esattamente dove sei.

Lamentarti, ti tiene impantanato in quello di cui ti lamenti. Inoltre, lamentarti ti porta dell’altro di cui lamentarti.

Lamentarsi è ingratitudine. Ingratitudine è mancanza di gratitudine. Potresti essere appena sfuggito ad un incidente automobilistico, diciamo, e anziché apprezzarlo, potresti essere arrabbiato perché Io ho permesso che accadesse e inoltre potresti essere risentito per la ruota sgonfia e ritenerMi persino responsabile per essa. Tu hai un po’ di voce in capitolo nella tua vita, sai. In ogni caso, qualunque cosa accada nella tua vita, che credi che Io ti abbia inflitto, ripensaci. Questo è talmente fuori strada per te. A volte ho l’impressione che tu sia compiaciuto di quello che Io dovrei fare nella tua vita! Tu vuoi davvero dirMi che cosa fare!

La gratitudine serve bene. L’ingratitudine non ti serve affatto. L’ingratitudine non serve a nessuno, non a te, non al mondo, non a Me.

Non sto dicendo che non ci sia nulla di cui tu debba lamentarti. Alle condizioni del mondo, ci sono sempre parecchie cose di cui lamentarsi. Lamentarti non è a tuo vantaggio. Non è a tuo vantaggio, a meno che tu non voglia allungare il tuo lungo elenco delle cose per cui attualmente vedi la necessità di lamentarti.

Se hai un mucchio di polvere e continui ad aggiungere altra polvere al mucchio, avrai un mucchio più grande di polvere. Le tue lamentele sono come un mucchio di polvere. Perché mai vorresti cercare di ricaricare le tue lamentele?

Dirò qualcosa che forse non ti piacerà. Tu sei responsabile della tua vita e del modo in cui la consideri. Non accusare Me per la tua vita. Non accusare nessuno. Non accusare te stesso, eppure faresti bene ad assumerti la responsabilità di come rispondi a ciò che accade nella tua vita. Esiste una piattaforma più elevata di quella da cui sta rispondendo attualmente. Più di una volta ho sentito i Miei figli dirMi che li ho delusi, perché non sono intervenuto. Tu sei il viaggiatore del tuo proprio sentiero. Se non ti piace il sentiero su cui ti trovi, scegline un altro. Almeno scegli un altro modo di considerare la tua vita.

La modalità di vittima non è nel tuo miglior interesse. Quando accusi, stai facendo di te stesso una vittima. Una vittima non è un eroe. Una vittima è presa in giro. Quando ti senti preso in giro, sei una vittima. Quando ti lamenti che Io o qualcun altro non ti abbiamo reso giustizia, stai considerando gli altri i cattivi e te stesso una vittima. Quando consideri Me, o chiunque, un cattivo, fai di te stesso una vittima. Se percepisci qualcuno come cattivo, allora, implicitamente, consideri te stesso una vittima. È questo che tu vuoi? Vuoi fare di te stesso un oppresso? Questo ti rende superiore?

Non accusare nemmeno te stesso. Non accusare. Quando accusi, ti metti in una posizione debole, e perdi. In linea di massima, tu sei responsabile. Se non direttamente, indirettamente. Se c’è un pasticcio, amati, chiunque abbia fatto il pasticcio, se si trova nel vostro cortile, siete voi che dovete pulirlo.

A volte Mi domando che cosa pensate che vi sia dovuto? A volte Mi domando che cosa credete che Io vi debba? Voi pensate davvero che Io sia in debito con voi e che dovrei pagare. Potete fare il broncio, se volete, ma non date la colpa a Me se scegliete di fare il broncio. Il libero arbitrio è vostro. Fare o non fare il broncio, è una vostra scelta.