Il Sommo Re è l'Amore
Tristezza e sofferenza sono stati d'animo. Gli stati d'animo sono soggetti a mutamenti. Sono come le lucciole, nel senso che si accendono e si spengono. La tristezza e la sofferenza e altre emozioni sono cose volubili, eppure vi aggrappate ad esse. Io vi dico che non esistono.
Comprensibilmente, esse esistono per voi. Vi avvolgono persino e voi le abbracciate. Forse pensate che le emozioni ostinate siano il dovuto che dovete pagare per la non-tristezza e la non-sofferenza. Possiamo dire che siete specializzati in tristezza e sofferenza così che un giorno potrete laurearvi in esse.
Amati, c'è tristezza e c'è sofferenza a causa delle ragioni che avete a sostegno di esse. Voi credete benissimo in esse e credete nelle loro cause. Se non credeste in causa ed effetto, forse non avreste tanta fede nella tristezza e nella sofferenza.
La sofferenza è qualcosa che vi accollate. Accade questo o quello, e perciò soffrite. Accade o non accade questo o quello, e vi sentite sopraffatti. Vi sentite battuti. Vi sentite persi. Vi sentite confusi. Vi sentite tristi perché la vita nel mondo è la vita nel mondo.
Se potete credere nella sofferenza, potete abbandonare la credenza nella sofferenza.
Credete nei tesori più di quanto crediate nel danno. Credete nell'amore e lasciate perdere la sofferenza. Forse vi è sembrato che la vita offra un flusso continuo di sofferenze. Forse credete che non c'è davvero fine ad esso. Credete nell'immutabilità del passato. Credete nell'immutabilità della sofferenza come il campo della vita. Non c'è bisogno che ci sia la guerra per farvi credere che la vita sia un campo di battaglia.
Voi credete nella vittoria e nella perdita, vittoria e perdita. Credete nel cavarvela illesi, ma solo per un po'. La spada del danno pende sopra la vostra testa. Avete il diritto inalienabile alla felicità, eppure può darsi che sentiate di aver solo rubato attimi di felicità. Forse siete sicuri di non essere liberi, eppure avete la libertà di causarvi sofferenza, perché credete nel più e nel meno e nei vestigi del tempo. Credete nella permanenza del tempo temporaneo, quando potreste credere in altre cose.
E se la vita non fosse una strada polverosa davanti a voi? E se steste camminando su un sentiero dritto dorato? È solo che ci sono dei tabelloni lungo la via, che si rivelano come nei film, in cui rimanete assorbiti. Avete la tendenza a credere di più ai film che nel sentiero dorato su cui siete. Voi siete al di sopra del mondo, amati. I film vanno e vengono, e voi siete per sempre. Certamente vi siete sentiti ostacolati, eppure siete incapaci di essere ostacolati. State facendo un gioco con voi stessi. Il gioco è già stato deciso. L'avete vinto molto tempo fa.
Vi siete aggrappati all'appunto e al disappunto come se fossero la vostra vita. La vostra vita è un'altra cosa. Avete una pellicola sugli occhi, che vi rende tanto facile vedere l'oscurità e dimenticare la luce che è la cosa principale. Quanto siete stati indaffarati, come siete stati coinvolti nell'oscurità, e così avete solo chiuso gli occhi davanti alla luce. Forse la luce è troppo abbagliante per guardarla. La vostra fiducia nel buio è stata talmente forte che avete a malapena accettato la luce. La luce è infallibile, ma avete disegnato una prospettiva che dice il contrario, che dice che l'oscurità è inevitabile e la luce è incerta. Vi ostinate a rimanere nella colonna dei debiti.
Nella colonna dei debiti avete la morte e avete la perdita, e le tenete in alto davanti a voi come vostre fondamenta, per così dire, quando esse non esistono. Ma la morte e la perdita esistono per voi e ci credete fortemente. Le mettete davanti a voi, come se fossero il Sommo Re. Il Sommo Re è l'amore, amati. L'amore è l'Asso che avete. Tenetelo in alto. Non esiste nient'altro.
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/il-sommo-re-e-lamore.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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