Il passato, il passato, il passato sconosciuto
Amati, perché la tristezza è così importante per voi? Perché addolorarvi per il passato è così importante per il vostro cuore? Voi sentite grande tristezza per tutti gli amici e famigliari che vi mancano e per tutti gli eventi e le occasioni che vi mancano. E poi avete anche i vostri cari rimpianti per tutte le opportunità che avete perso. Qualche volta siete difficili da accontentare e così facilmente rattristati per qualsiasi cosa.
Quanto vi è caro il passato, in un modo o nell’altro, che sia stato realizzato o inadempiuto, che sia stato notato al momento o nemmeno preso in considerazione fino ad ora, così tanto tempo dopo. Dove sono scomparsi i punti alti nella vostra vita e, ovviamente, vi domandate inoltre quale sia il senso di tutto quello che vorreste portare indietro o riscrivere se solo poteste.
Qualche volta vorreste andare in ginocchio a chiedere scusa, se solo poteste. Potreste, per esempio, alzarvi in piedi a scuola e dire all’insegnante e alla classe:
"Voi non mi conoscevate. Non mi conoscevate affatto. Né io conoscevo voi. Né conoscevo me stesso. Ero stordito e intontito per la maggior parte della mia vita, come in una sorta di trance. Facevo atto di presenza, ma non ero realmente presente. Sia che ero felice o non ero felice, ero a malapena presente. Fingevo di esserci. Non sapevo come comportarmi, così mi tiravo su in un qualche tipo di postura, e non ero realmente presente.
"Stavo aspettando qualcosa, qualche sorta di soccorso, e il soccorso veniva e se ne andava, ma non so cosa fosse nemmeno quello. Certamente, dipendevo dal sostegno dell’esterno e, tuttavia, questo esterno, che non è affidabile, è ancora di estrema importanza per me. So che sarei diverso ora se potessi tornare indietro. E tuttavia, tutte le credenze erronee che avevo riguardo alla vita, gli altri e me stesso, opprimono il mio cuore adesso. Non posso lasciar stare.
"Non conoscevo nemmeno voi. Un insegnante o un altro mi dava pace o qualcosa di più, eppure io non apprezzavo nemmeno questi dimenticati. In un certo modo, era tutto indifferente per me. Forse la vita era tutta un'apparenza confusa allora, ma i ricordi arrivano a pezzetti adesso, una memoria frammentata, direi.
"Non sapevo che cosa sarei diventato, e ora non so che cosa sia diventato. In un certo senso, non sono più avanti neanche un po’ di quanto sia mai stato. In un altro senso, io non sono mai stato, e non sono sicuro adesso che in effetti io esista. Faccio finta di essere qui. Guardo l’orologio. Apro il frigorifero, eppure non so realmente chi sia a fare questi movimenti.
"E tuttavia che cosa non darei per essere in questa classe ora con tutti voi, anche solo per cinque minuti. Penso che vi abbraccerei, mio insegnante senza volto, e tutti gli studenti i cui nomi non mi ricordo più. Tu, questo, e tu, quello.
"Non penso che la vita sia stata una grande esperienza per me o anche che l’abbia vissuta. Penso che io sia stato seduto su una collina, da qualche parte, e immaginavo che qualcosa stesse accadendo. Ero così lontano da tutto. Non ci sono ancora arrivato del tutto.
"In un certo modo, mi sento come un vagabondo. Viaggio su un treno e non ha importanza da dove provenga o dove stia andando. Sono interrotto da me stesso.
"Non so nemmeno che cosa stia dicendo o cosa intenda dire o cosa intenda con ciò che dico. Sembra che io sappia che sto viaggiando sui binari e non posso scendere. Allo stesso tempo, sono ben consapevole che sono deragliato.
"Da dove provengo e dove sto andando? Dove sto andando e dove credo di stare andando?
"Dove sei stato, Insegnante di Classe? Compagni di classe, ci siamo mai conosciuti? Abbiamo occupato dei banchi in una stanza, e presumo che fosse questa la portata della nostra conoscenza. Di che cosa si trattava e di cosa non si trattava in tutto questo?".
Eppure, Amati Figli e Figlie, è stato qualcosa. Non era nulla. Anche se non ne conoscete il significato o se un significato ci fosse o ci sia, stare seduti in quella classe vi ha trasmesso qualcosa e ha contribuito a voi, in qualche modo, da qualche parte. Non c’è bisogno che lo sappiate e non avete bisogno di riviverlo o aspirare ad esso o negarlo.
Dove state andando oggi?
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Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/il-passato-il-passato-il-passato-sconosciuto.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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