È un fatto riconosciuto che vi fate sconvolgere dagli eventi, come pure dai non-eventi. Non è una grande forza questa del farsi sconvolgere. È una debolezza, e spesso è il vostro crollo. Con questo non intendo dire che non ci sia nulla per cui valga la pena di turbarsi, perché, sì, ovviamente, ci sono molte cose che vi sconvolgono.

Potrei chiedervi di domandare a voi stessi: “Devo sempre rispondere così rapidamente al campanello? Devo correre giù per le scale? È tutto così urgente per me?”

E poi ammettete: “Beh, credo che lo sia. Mi comporto così, sì, lo faccio.”

Siete sempre nella modalità di lotta o fuggi? Siete agganciati alla modalità di lotta o fuggi della vita? Per l’amor del Cielo, perché?

Qualcosa vi irrita. Siete interrotti troppo spesso. Perdete il posto di lavoro. Non riuscite a trovare i vostri orecchini. Tutte queste cose vi irritano. Una tempesta di grandi proporzioni si prepara in voi. E se quello che state cercando non può essere trovato? Il vostro cuore salterà un battito? E se siete interrotti di nuovo? DiteMi, è meglio irritarsi che essere interrotti?

Chi ha stabilito i vostri punti irritabili? Chi insiste che è giusto e necessario che siate turbati? Che cosa succederebbe se non vi irritaste? Deve essere che siete stati voi a stabilire i vostri punti irritabili. Vi siete forniti di una lista e li avete elencati e avete lasciato spazio per ulteriori irritazioni da aggiungere in un altro momento. Se siete stati voi a stabilire i vostri punti irritabili, non potete regolarli di nuovo?

Naturalmente i punti sono dentro di voi. C’è un segnale che si accende dentro di voi. Dice: “Allarme. Attenzione. Irritati.”

Questo segnale non è vostro amico. Quello che questo segnale dice in realtà è: “È ora di fare un po’ di bizze. Agitati. Sconvolgi la tua digestione. Sconvolgi la tua pace mentale. Poni un freno alle tue arterie, al tuo respiro e alla tua gioia. Diventa frenetico. Agitati. Scombussola altri mentre ci sei. Sii certo di convincerti dell’illusione che farsi sconvolgere sia una cosa che vale la pena di fare. Convinciti che farsi sconvolgere sia l’UNICA cosa da fare. Non trovare altri modi per affrontare le irritazioni nella vita. Rendi tutto peggiore.”

Vorrei incoraggiarvi ad andare oltre i segnali che ascoltate. Vorrei chiedervi di smetterla di convocare la frustrazione. Vorrei chiedervi di pensare di più in questo senso. Dite a voi stessi:

“Okay, in questo momento non riesco a trovare qualcosa che credo mi serva. E questo e questo e questo mi stanno irritando. Devo per forza lasciare che mi sconvolgano? È questo che mi serve? Ciò di cui ho bisogno, più della cosa che non riesco a trovare, è trovare la pace della mente. Questa irritazione in cui mi sono imbattuto proprio ora, vale davvero la pena che mi logori per essa? Cosa credo di stare facendo? Irritandomi, tutto quello che faccio è accumulare altra irritazione. Se davvero non voglio sopportare l’irritazione, allora perché lo faccio?”

Se non riuscite a trovare un buon motivo, allora deve essere che ci trovate qualcosa di attraente. Avete bisogno dell’irritazione? Che cosa vi piace in essa? Che cosa vi dà che vi piace?

Sapete, il vostro atto di irritarvi distoglie la vostra attenzione da qualche altra cosa. Forse vi sentite trascurati nella vita. Forse l’irritazione è un modo per aggiungere una scintilla nella vostra vita. Forse l’irritazione è un modo per rammentarvi che siete una persona e dovete essere presi in considerazione.

Prendete in considerazione voi stessi, e smettetela di irritarvi.

Potreste dire: “Va bene, Dio, hai ragione. Ma come faccio? Come faccio a spezzare questa abitudine? Sono disposto a farlo, ma come?”

E questo è il nodo. Trovate un altro modo. Chi lo troverà se non lo fate voi?