Il giovanotto temerario sul trapezio
Amato, vasto è l’Universo. Vasto è l’Universo così come esiste disteso dappertutto sopra la superficie. Il mondo è, come minimo, una peste! Si potrebbe dire che ci sia troppo rumore per nulla. Certamente la vita sembra essere epocale, e c’è troppo poco di questo tempo inesistente in cui viverla. Hai la tendenza a sentirti sospeso in questo tempo e spazio inesistenti. Dal momento che il concetto di tempo è un’illusione, come pure illusorio, ricordati di respirare profondamente. Soddisfa i tuoi polmoni e tutto ciò che è fisico. La vita supera il fisico attraverso il metafisico, lo spirituale, l’etereo oppure quella che è decisamente chiamata Verità.
Può darsi che ti senta messo in mezzo e qualche volta non all’altezza della situazione. Ti domandi quanto altro ancora riesci ad affrontare. Potresti sentirti Il Giovanotto Temerario sul Trapezio! Santo cielo, come hai fatto ad arrivare qui e come farai mai ad uscirne?
Questo sembra essere il tuo dilemma. Devi reggere un ritmo frenetico o non sai cosa succederà. Il tuo spazio ha bisogno di essere spolverato o di una pulizia profonda e di mantenimento pure – o il tetto cadrà dentro.
Le persone che vivono sotto le stelle e sotto gli alberi, sembrano fortunate. Non devono essere in ufficio in un certo orario né indossare camice inamidate. Buon Dio, davvero, le tue scelte di vita devono essere più grandi di queste. Certamente sei destinato a campi più verdi. Deve essere così, ma cosa? Ma cosa? Certamente sei destinato a più che ad andare a sghembo o su e giù per una collina giorno dopo giorno. Deve esserci qualcosa davanti a te che non sia così inosservato e ordinario.
Dev’esserci una versione di te che riesci a vedere da più vicino della lontananza.
Tu chiedi a gran voce: “Oh, Dio, deve esserci qualcosa di più di questo vecchio maglione che indosso ogni giorno. Per l’amor del cielo, nell’ultimo mondo apparente, deve esserci un piccolo post-it appeso da qualche parte con una piccola freccia che dice vivacemente in un buon posto: ‘Wow, tu sei qui!’”
Altrimenti rimani perplesso a chiederti quale sia il tuo merito. Sei sicuro che non sia questa la domanda che tu debba fare. Né è giusto che Mi chieda: “Quanto tempo ancora, caro Dio, prima che sarò liberato da questo ergastolo?”.
Dev’essere che non afferri una domanda importante.
Puoi sentire benissimo che la tua domanda dovrebbe essere:
“Caro Dio, che cosa posso fare per Te adesso? Solo che non mi sento all’altezza del compito, Dio. Sono così sotto pressione già come stanno le cose”.
Allora Io, Dio, suggerisco che tu benedica te stesso a Nome Mio. Solo questo. Benedici te stesso. Comincia a dire a te stesso di essere indulgente con te stesso. Non è che il Cielo possa attendere. Affatto, ma che tu stia seduto più comodo mentre aspetti il Cielo. Siediti e riposa i piedi per un po’. Sei in buone mani. Non sai che puoi mollare per oggi? Hai superato più che la tua quota per oggi. Non sei in arretrato.
Come nel Godwriting, non ti obblighi ad un Godwriting spettacolare. Infatti, devi liberarti dell’idea di mettere insieme un Godwriting fantastico. Così come nella vita, non ti si richiede di vivere una vita spettacolare. Una vita apparentemente ordinaria va benissimo. Se la tua vita fosse un romanzo, nessuno ti dice che debba essere un best seller. Non Io. Che tu stia scrivendo il tuo libro – questo è grandioso. Sii contento. Va benissimo tenersi semplicemente a galla ogni tanto.
https://www.facebook.com/heavenletters.italiano
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/il-giovanotto-temerario-sul-trapezio.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
Your generosity keeps giving by keeping the lights on

