Hai detto questo?

God said:

Ci sono dei guai che sembrano arrivarti che sono, ovviamente, proprio quello che non vuoi. Mentre non vorresti prevedere delle difficoltà per te stesso, hai anche la tendenza ad invitarle a te. Non le vuoi, eppure te le attiri. In che modo le attiri? Con la tua sensazione di sfortuna, come se non avessi alcuna scelta. Può darsi che tu abbia rinunciato a ogni speranza per te stesso e ti offra ciecamente in sacrificio a un destino che non vuoi.

Ecco la sorta di soliloquio che ti sento pronunciare. Tali discorsi ti abbattono e Io ti chiedo cortesemente di smettere di scoraggiarti e frustrarti con commenti come questo:

“Quand’è stata l’ultima volta che qualcosa mi è arrivato facilmente? Perché sono sempre svantaggiato? Perché la vita è così dura con me?” E così via.

Sei tu a fare le tue previsioni. Non ti è chiaro che è questo che stai facendo. Semplicemente non lo vedi. Vedi che sei franco e onesto. Vedi ora: Con le tue parole, stai dando il benvenuto alle difficoltà. È come se dicessi:
“Da questa parte. Guai, venite qui. Vi stavo aspettando. Da questa parte”.

Amati, voi non vi sentite, eppure vi aspettate delle difficoltà e così le invitate, come potreste fare con un vecchio amico. Sì, avete creato un legame tra quello che non volete, ma avete una familiarità tale che continuate ad invitare la negatività come se non sapeste cavarvela senza tenere i ‘Dio ce ne guardi!’ proprio accanto a voi.
Potreste dire:

“Lo vedi come i guai trovano la strada per arrivare a me? I guai mi scelgono. Persino il mio computer mi causa dei problemi quasi tutto il tempo”.

Miei cari, siete voi che calcolate i guai. Non chiedereste mai dei guai, eppure è esattamente questo che avete continuato a fare. Voi proclamate guai. Li chiamate a voi con il ritornello di:

“Povero me. Sembra proprio che io non possa allontanarmi dalle difficoltà. Le difficoltà sembrano pedinarmi. Sono sulle mie tracce. Si dirigono direttamente verso di me. Mi vengono incontro più che a metà strada. Scappo dalle difficoltà, eppure mi inseguono. Sembra che sappiano come trovarmi. È proprio la mia solita fortuna”.

E così disponete la vostra vita come un’offerta alle difficoltà.

Ora cambiate quello che esprimete. Le parole che pronunciate e i pensieri che pensate, fanno la differenza nella vostra vita. Se le parole che pronunciate possono portarvi ciò che non volete, una scelta di parole migliore può sicuramente portarvi ciò che davvero volete. Seriamente, cambiate il vostro punto di vista. L’Universo ama inviarvi quello a cui vi riferite. L’Universo intende gratificarvi.

Da questo momento in poi, usate parole che attrarranno a voi ciò che desiderate.

Potreste pensare che questo sia troppo facile. Potreste dire: “Questo pensiero positivo può funzionare per altri, ma non funzionerà per me”.

E perché, prego ditelo, non funzionerà per voi? Tenete in mente che l’Universo innocente cerca di darvi, sì, ciò di cui parlate.

Incominciate a pensare in questo modo:

“L’Universo mi benedice con i suoi doni. Sono una delle persone più fortunate del mondo. Tutto quello che voglio, mi arriva con facilità. Ogni volta che esprimo i miei desideri, mi arrivano, spesso immediatamente. Nel frattempo, sto facendo delle incursioni nella buona fortuna”.

Amati, dovete assolutamente cambiare i vostri soliloqui. Può darsi che siate talmente privi di speranza da tenervi incollati alla disperazione, e così ottenete altra disperazione. Se potete generare disperazione, potete anche generare speranza. Non è che dobbiate combattere la disperazione. Non dovete abbatterla. Quello che dovete fare è accogliere ciò che vi porta speranza.

Questo funziona. Dategli una possibilità. Fate la prova fedelmente per un mese, e vedete come vi sentite. È così che funziona. Prestate attenzione.

Translated by: paula

 

Your generosity keeps giving by keeping the lights on