Due opzioni
Il fatto non è semplicemente che è meglio contare le vostre benedizioni che lamentarvi delle cose che non vi piacciono. Se la vostra pace e felicità significano qualcosa per voi, la cosa da fare è contare le vostre benedizioni. Non c’è altro da fare. Contare le vostre benedizioni funziona. Il vostro apprezzamento vi porta altre cose buone. Contate quello a cui vi opponete, e vi arriveranno altre cose a cui vi opponete. Qualunque strada prendiate, è quella che percorrete.
Persino nelle circostanze più difficili, c’è qualcosa di cui essere felici, ed è su questo che deve andare la vostra attenzione.
Per quanto sconvolgente una cosa possa essere, per quanto vi sentiate spezzati, qualcosa di intatto rimane, e non siete realmente e veramente grati per questo? Non importa quanto feriti il vostro corpo o i vostri sentimenti possano essere, ci sono altri pensieri e sentimenti da pensare e verso cui perciò gravitare.
Potreste dire che è facile per Me parlare e difficile per voi fare. Ecco cosa ho da dire in proposito: Amati, tutto è difficile da fare quando gli fate resistenza. Tutto.
Sto dicendo che è meglio pensare a qualcosa che vale la pena di pensare piuttosto che a qualcosa che vi trattiene sul posto o vi trascina giù. Se state soffrendo, volete elevarvi al di sopra della sofferenza? Volete lasciarvi alle spalle la sofferenza? O nel vostro intimo desiderate tenere la sofferenza al vostro fianco e voi stessi immobili? Volete vedervi come la persona più triste del mondo?
Scegliete autocommiserazione o auto-apprezzamento?
Volete essere una vittima o un eroe?
Qualsiasi cosa accada, dovete ottenere il meglio dalla situazione. Quello che state facendo in realtà è ottenere il meglio da voi stessi. C’è. L’avete. C’è grandezza dentro di voi, e adesso vi rivolgete alla grandezza e vi tirate su. Non rimettete la vostra grandezza alla circostanza o agli altri. Dipende da voi. Perché aspettare che la vostra grandezza appaia, quando potete chiamarla a voi?
Volete essere zittiti continuamente? Lo volete davvero? Volete davvero ricevere delle pacche sulla spalla e sentire una voce gentile dire: “Su, su.” Volete davvero sentirvi dire che nessuno ha sofferto come voi? Volete davvero essere la stella della sofferenza? Volete davvero soffrire a lungo? Siete un tale promotore di sofferenza da costruirle un altare?
Avete due opzioni, amati. Una è singhiozzare e l’altra è alzarvi. Una è piangere e l’altra è asciugare le vostre lacrime. Non è una questione di fare buon viso a cattivo gioco. Non è una questione di finzione. Il modo per ristabilirsi è ristabilirsi. Il modo per ispirare è ispirare. Il modo per essere sportivi è essere sportivi.
Qualunque cosa accada, siete voi che dovete cavarvela. No, non è sufficiente che ne traiate il meglio. SIATE il meglio. Se volete cavalcare un cavallo, dovete salirgli in groppa. Se volete scalare una montagna, dovete cominciare a scalare.
Siate misericordiosi verso voi stessi.
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/due-opzioni.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
Your generosity keeps giving by keeping the lights on

