Forse hai bisogno di una pausa dalla responsabilità per un po’. Anche se il tuo lavoro fosse il sogno di una vita, potresti ugualmente avere bisogno di un giorno di riposo. Tutta la tua vita è una tua responsabilità. C’è qualcosa in attesa che tu lo faccia accadere. Non sai che cosa. Hai preso seriamente la tua responsabilità. Può significare tutto per te. Potresti sentirti indispensabile.

Non è che pensi che il mondo non andrebbe avanti senza di te. Ovviamente, il mondo trova un modo per andare avanti senza di te. Forse sei tu che non puoi proprio cavartela senza il tuo lavoro. Non ti ricordi più cosa sia una vacanza a causa del tuo coinvolgimento nel lavoro. La vita non è tutto lavoro o tutto gioco.

Nel frattempo, è tuo interesse farcela senza il lavoro ogni tanto, in particolare quando senti il lavoro incombere su di te. Qualche volta hai bisogno di una nuova prospettiva per il riconoscimento di te stesso e della tua identità lontano dal tuo lavoro. Qualche volta desideri davvero di essere solo te stesso, anche quando non sei sicuro di cosa significhi essere te stesso. Potresti domandarti chi sei realmente. Il lavoro è la tua carta d’identità?

Sei forse qualcosa d’altro e non il lavoro o qualunque altro titolo assegnatoti? Forse sei oltre qualunque titolo che ti è stato assegnato o che assegni a te stesso. Tu esisti anche senza un titolo.

Se il tuo lavoro consiste nel martellare dei chiodi, prenditi una pausa dal martellare dei chiodi. Non c’è alcun dubbio su questo. Così come stanno le cose, un campanello suona, e tu vai al lavoro.

Quando il tuo lavoro è più mentale o più monumentale di qualsiasi altra cosa nel mondo, potresti stare dimenticando te stesso. Anche il tuo piccolo sé conta. Per il bene del tuo Sé, faresti bene anche ad onorare un contrasto. Tu esisti indipendentemente dal tuo lavoro, dalla tua carriera, dalla tua missione, dai tuoi doveri e da qualsiasi cosa ci si possa aspettare da te o che tu così fervidamente aspetti da te stesso.

È stato detto che c’è un tempo per ogni cosa.

Forse ti conviene ascoltare la vita. Forse la vita vuole scuoterti, farti uscire dalle vecchie staffe. Forse prendere una pausa è ciò che occorre per il grande lavoro in cui ti sei imbarcato. Forse ti occorre uno sguardo nuovo. Non abbandoni la tua nave se fai una crociera ogni tanto. Hai sentito qualcuno dire che tempo libero non è per te?

Forse sei tu che dichiari che il tempo libero non è per te. Sono sicuro che non ti ho nominato un cavallo da lavoro. Può essere che il tuo dovere sia quello di prenderti del tempo per riconfigurare te stesso.

Naturalmente, mentre sei sulla Terra, non c’è una pausa dalla vita. Stai viaggiando su una nave da cui non c’è modo di separarti, finché non scambierai quella nave con un soggiorno del tutto diverso e prenderai congedo da questa vita umana per un po’ o per sempre. In entrambi i casi, va bene.

Magari non ci fossero delle etichette per il lavoro o per il gioco. Oppure, e se il lavoro fosse chiamato gioco? Non sarebbe diverso il lavoro! Quando si tratta del gioco, non devi metterti in luce. Non sei sotto ordini. Il gioco è visto come più libero. Il lavoro è visto come obbligatorio.

Spesso vi parlo di lasciar andare i limiti. È a questo che serve una vacanza, a non aggrapparvi così saldamente a una restrizione o un’altra. La concentrazione serve, e lasciar andare i limiti, serve anch’esso.

Io vi chiedo di servire. Non vi chiedo di lavorare troppo.

Il lavoro e gli affari servono, e anche il tempo libero serve. Quando c’è un invito alla libertà, rispondi ad esso. Naviga su un Alto Mare di tipo diverso per un po’ e troverai un nuovo aspetto di te stesso che ti libererà e servirà Me concisamente e opportunamente. L’opportunità ti aspetta dietro ogni angolo.

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