Di chi sei l’insegnante?

God said:

Tu ami dare amore. Ti piace fartene un dovere, e tuttavia dare amore non è un progetto. L’amore non è tanto una cosa da dare quanto il tuo stesso Essere. Dare amore non è propriamente un atto d’amore.

Non è che tu debba pensare a dare amore e assicurarti di farlo. Questo potrebbe essere servire te stesso, amato. È bene che tu lo sappia.

L’amore viene dal tuo Stato dell’Essere. A volte quello che dai nel nome dell’amore è una ricompensa a te stesso. È vero che tu servi Me attraverso gli altri, ma dare amore agli altri non sempre è ciò che tu forse intendi che sia. Può essere un motivo d’orgoglio. Può significare che servi te stesso, amato, nel nome di altri. Questo esiste.

Sì, tu sei amorevole, e Io ti chiedo di dare, e tu vuoi seguire la Mia Volontà. Ricordati di amare Me.

Mettere te stesso in primo piano, potrebbe non essere una pratica sostenibile. Non sei destinato ad essere il salvatore di nessuno. Non sempre è una buona azione compiere una buona azione. Tu non sei la risposta alle necessità degli altri. IO LA SONO. E il tuo dare agli altri, potrebbe non essere la risposta per te. Potrebbe rimandare la tua scoperta del sé.

Gli Esseri Umano non cercano il tuo amore, anche quando potrebbero pensare che sia così e tu potresti pensare che sia così. Stanno cercando Me e il loro amore per Me.

Ovviamente, tu non sei obbligato a dare amore. L’individualità non è il realizzatore dell’amore.

Non sta a te vedere quanto amore puoi dare.

Alle condizioni di cui Io sto parlando, nessuno ha bisogno del tuo amore. Non è amore da parte tua vedere la carenza o il bisogno di un altro. I Grandi Spirituali non si prefissavano di soddisfare il bisogno d’amore della gente, né si prefissavano di soddisfare il bisogno di conoscenza degli altri. I Grandi si disponevano a fare la Volontà di Dio. Invero, attraverso la loro attenzione su Dio e sulla gloria di Dio, elevavano la coscienza di molte altre persone. Non si trattava mai di una loro realizzazione. Non la possedevano mai.

Tu non sei un predicatore, amato. Non sei il direttore di un’orchestra.

Aiutare le persone a sentirsi bene, non è il tuo scopo. Non sta a te pensare a te stesso come la risposta alla preghiera di un altro. Da dove proviene l’aiuto?

Potrebbe essere una necessità tua che qualcun altro si senta bisognoso, abbia bisogno di qualcosa che ti piacerebbe dare. Libera la gente dall’idea che abbiano bisogno di qualcosa da te. Libera te stesso dell’idea che gli altri abbiano bisogno di qualcosa da te.

Può darsi che sia un tuo bisogno dare il tuo aiuto definitivo, eppure questo potrebbe non essere d’aiuto a te e alla tua crescita, e a lungo andare, nemmeno all’altro. Hai da offrire della sostanza più grande dell’altruismo.

Nessuno deve essere superiore a te. Né tu devi essere superiore a qualcun altro.

Sii altrettanto pronto a ricevere delle risposte quanto sei a darne. Hai trovato delle risposte, e ne hai ancora altre da trovare. Abbi fiducia nel fatto che gli altri troveranno le proprie risposte. Le risposte, come le domande, non rimangono uguali. Ci sono ancora altre risposte per te da trovare. Tutti sono dei cercatori. Nessuno è arrivato, amati. Tutti stanno arrivando, e ci sono molte strade davanti a voi.

Il ruolo di chi aiuta, ti fa sentire bene. Il tuo cuore è benevolo, senza dubbio, però il tuo buon cuore e la benevolenza non sono in discussione.

Ieri ho scritto della gioia nel dare e quanto dovete dare. Ora vi dico di andarci piano col dare. Anche voi state imparando.

Aiuta te stesso, amato. Insegna a te stesso.

Translated by: paula

 

Your generosity keeps giving by keeping the lights on