Conosci te stesso come felicità

God said:

Può darsi che tu ami la solitudine, perché quando ci siamo solo Io e te, hai un periodo di riposo. Con Me, non sei obbligato a parlare. Quando Io e te ci parliamo, tu sai cosa intendi dire e diventi più chiaro. Noi siamo, semplicemente. Parliamo nell’Unità. Potresti amare il semplice essere, solo essere Uno con Me, il che vuol dire Uno con il tuo Sé. È la semplicità stessa, il Nostro essere insieme e fuori dalla processione che sta passando, in cui non sempre vuoi marciare. Con Me, sei nella Mia Luce, però sei, per così dire, via dai tavoli da gioco.

Ci sono alcuni dei Miei figli che amano gli stimoli del mondo e amano spaziarsi in esso. Si assorbono ogni sfumatura della vita nel mondo, ed eccellono in tutto. Possono essere sfrenati in questo. E, naturalmente, ci sono molte posizioni intermedie.

Io dico di godervi tutte le direzioni. Godetevi la quiete, quando amate la quiete. Godetevi il fatto di essere l’anima della festa, quando vi piace essere l’anima della festa. Sapete una cosa? Godetevela semplicemente, e non preoccupatevi di esporvi in dettaglio. Siate semplicemente quello che siete nel momento in cui siete. Lasciate andare il prima e il dopo. Godetevi i momenti con Me, ed entrate in tutti gli altri momenti in cui pensate a Me e in cui non Mi pensate, e godetevi anche quelli. Godetevi la tranquillità e godetevi i momenti sfrenati. Godetevi quello che vi piace, e siate felici.

Provate piacere nell’essere buoni verso un altro. Tutti sanno cosa significa. Rincuoratevi a vicenda con la vita del vostro spirito. Siate felici, e il mondo sarà un posto felice.

Non c’è alcun bisogno di ricercare la felicità, perché la felicità è qui, proprio qui, proprio ora. Si dice che la felicità stia là dove la trovi. Amati, la felicità è dove voi siete. Siate felici là dove siete. La felicità è richiesta. Siate bravi ad esserlo. E tuttavia, la felicità non è qualcosa che fate.

Spesso, quando pensate alla felicità, la felicità si perde. Con lo sforzo, la felicità perde il suo posto nell’Universo e non trova se stessa. La felicità non deve essere inseguita. La felicità si lega all’Essere, senza un esame del vostro stato di felicità.

Può esserci un centro d’interesse che cercate, che provoca un Eureka! quando lo trovate. La felicità è qualcosa di più di una cosa movimentata e nuova, eppure ogni istante di felicità è nuova, perché la felicità stessa è sempre nuova.

Può darsi che più insistete per la felicità, più la felicità vi sfugga. La felicità semplicemente non vuole essere la stella dello spettacolo. La felicità vuole solo essere presente e non fissata con lo sguardo. La felicità non richiede delle medaglie. Quando la felicità è conscia di sé, è scomoda, come se la felicità fosse una merce. La felicità è piuttosto come una qualità dell’Essere, lasciata in pace per trovare la propria strada. La felicità può essere sfuggente quando le si dà la caccia.

La felicità non è un’azione. È uno Stato dell’Essere. Potreste dare un morso ad una mela succosa e chiamarlo felicità. L’apprezzamento accompagna la felicità. A pensarci bene, l’apprezzamento è un esperto della felicità. L’allegria è felicità. La felicità non deve essere un momento grandioso nella vostra vita. Non deve essere una pietra miliare. La felicità arriva nella vita, nell’essere vivi, nell’apprezzamento di fare parte della vita, sì, questa è la vita sulla Terra.

La felicità non dovrebbe essere separata dalla vita. Va mano nella mano con la vita. La felicità, piccola o grande, è un sapore di cui dotate la vita, mentre la vivete. Rapida o lenta, la felicità è qualcosa che donate alla vita. Siete voi stessi che nobilitate la vostra vita con la felicità. Voi donate felicità. Donatene generosamente. La felicità vi seguirà. Accoglietela. Che la felicità possa essere il vostro partner silenzioso e andare dappertutto con voi, un po’ come il vostro nome. Conoscete il vostro vero e proprio sé come Felicità.

Translated by: paula

 

Your generosity keeps giving by keeping the lights on