Dì che lo sarai
Dal momento che la vita non rimane uguale, sarà bene che tu propenda per ciò che ti rende felice. Sebbene i pensieri di quanto male ti abbia trattato la vita possano darti qualche senso di rivendicazione, tali pensieri non ti elevano alla felicità. In linea di massima, quanto più ti lamenti, tanto più continuerai a lagnarti. Stai facendo un gioco senza probabilità di riuscita. Tuttavia, più ti concentri su ciò che ti rende felice, più felicità sarà tua.
Infatti, proprio ora, se pensi a qualcosa che ti dà gioia pensare, avrai più felicità adesso. Non importa in mezzo a quali difficoltà ti possa trovare, se ti piace scalare le montagne, fai qualche programma per un’arrampicata per questo weekend. Se sei costretto a letto, allora leggi un libro sulle avventure di montagna di qualcun altro e abbi un po’ della felicità che desideri.
Sembra ovvio che pensare a ciò che ti dà anche solo un po’ di felicità, funzioni meglio in questo momento che ricalcolare tutti i motivi per cui non sei felice in questo momento. Come può chiunque non sapere questo o agire di conseguenza? Vai verso quello che vuoi piuttosto che snocciolare le cose che non sopporti nemmeno per un istante. Il fatto è che tu puoi sopportarle. Il fatto è che puoi elevarti al di sopra di esse.
Non puoi aspettarti che appaia un genio della lampada o che una Fata Buona spazzoli via la tua attuale situazione. Forse ti stai convincendo che Io dovrei fare qualcosa riguardo alla tua infelicità adesso. Comunque sia la tua vita, qualunque siano i tuoi guai, c’è qualcosa da fare per te che devi fare tu e che nessuno può fare per te. Sta a te rimuovere dalla tua vita la sensazione di ansia. Se rimani uguale, un’altra infelicità indesiderata prenderà il posto della vecchia infelicità.
Potresti sentire che sarai felice solo quando X sarà stato eliminato dalla tua vita, ma se ti senti avvilito adesso, qualcosa d’altro si presenterà. Potresti pensare: “Se divorzio, quanto sarò felice”. Migliaia di uomini e donne potrebbero dirti che questa non è la loro esperienza.
Io amerei vederti felice. Oramai lo sai che la felicità non è un oggetto. La felicità non è la ricchezza materiale. Non è la giovinezza. Hai avuto la giovinezza ed eri inquieto. Non è nemmeno la salute, giacché hai avuto una buona salute e sei stato infelice.
Amati, la pace sta dentro di voi. La pace non è il clima in cui vivete. La pace è il precursore della felicità. Permette alla felicità di entrare. La felicità non è né un’assenza né una presenza esterna a voi. È la vostra inclinazione. Siete l’istigatore della vostra felicità o infelicità. Non sono solo parole quando dico che potete avere la felicità in tutte le circostanze. Ponete la vostra attenzione sulla felicità e distoglietela dall’infelicità. Voi stabilite i limiti a voi stessi. Vi chiedo di mollare l’infelicità. L’infelicità non è una condanna all’ergastolo. Potrebbe essere che voi abbiate aspettato la felicità, come se poteste essere solo un oggetto volenteroso della felicità e non uno che la attira. No, Mio caro, tu sei il soggetto che raccoglie felicità dentro di te proprio ora.
Se lamentarti di quanto ti senti infelice, ti portasse felicità, ti direi di lamentarti della tua infelicità. Tuttavia, esaltare la tua infelicità, non funziona, perciò ti dico, senza alcun dubbio, di smetterla di fissarti su ciò che non ti dà felicità.
Non sei vittima dell’infelicità, perché sei tu che tendi a invitare a te l’infelicità, facendola entrare e dandole una casa. Può darsi che ti lamenti dell’infelicità mentre, nel contempo, la stai mettendo a suo agio.
Vieni, ora, diventa un fomentatore di felicità. Esci dall’oscurità nella Luce. Guarda in alto, non lamentarti e invita la felicità a venire da te. Distogli la mente dalle tue difficoltà. Persino nella tua stessa situazione, puoi essere ricco di felicità. Non dire che non puoi. Dì che lo sarai.
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/di-che-lo-sarai.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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