Non è insolito per i Miei figli agitarsi e lamentarsi di come sono trattati, eppure potrebbero stare condannandosi alla frustrazione prevedendo un destino funesto con la scusa di essere realisti.

Qualcuno che conoscete può essere stato trattato ingiustamente. Forse voi stessi. Nel vostro ragionamento – o piuttosto sragionamento – potreste risolutamente prevedere l’arrivo di conclusioni insoddisfacenti. Spesso il vostro ragionamento è aneddotico. Voi non accettereste un esempio aneddotico da un amico come base per accettare una nuova medicina, eppure può darsi che diate dei consigli lugubri a qualcuno, basandovi su ciò che è accaduto a un amico o su qualcosa che avete letto.

Mettiamolo in questo modo: Non siate, non siate assolutamente, la voce del destino funesto quando consigliate qualcun altro e/o voi stessi di fare qualcosa o di non agire.

Qualcuno vincerà la lotteria questa settimana. Qualcuno vince ogni settimana. È interessante che tutti quelli che conosco, che giocano alla lotteria, immaginano come sarebbe vincere. Le probabilità sono a favore di chiunque, ma ogni settimana o giorno qualcuno vince in grande. Perché mai chiunque vorrebbe dire a un amico: “Tu non vincerai mai”.

Un amico potrebbe voler essere ammesso in un certa scuola di medicina e voi gli dite in tutti i modi che non ce la farà. Comunque siano le statistiche, perché vorreste dissuadere un amico dal fare domanda in una particolare scuola, presumendo che non sarà ammesso. Quale vantaggio ci vedete?

Se un vostro amico vuole essere un milionario quando crescerà, con quale diritto divino gli direste che non ce la farà mai. State dicendo al vostro amico che altri potrebbero, ma lui no?

Potete considerarlo impossibile, ma che sorta di amico siete? Nulla è impossibile.

Cristoforo Colombo diceva forse a se stesso che la Regina non avrebbe mai finanziato con un ordine il suo desiderio di trovare la terra che cercava? Diceva a se stesso, in nome della praticità, che non sarebbe arrivato mai a dimostrare al mondo che la Terra è rotonda? Se gli amici di Colombo lo scoraggiavano, lui non li ascoltò né ne fu scosso.

Edison o Tesla dicevano a se stessi che non avrebbero mai trovato la chiave dell’elettricità?

Nella vita nel mondo c’è ogni beneficio nel sostenere voi stessi o un altro. Quando siete pessimisti – tutto sotto il nome del realismo concreto – state dicendo all’Universo che non potete uscire vincitori. Come potete esserne così sicuri? Perché voi, voi stessi, desiderereste sposare una certa donna, per esempio, solo per diffamare voi stessi dicendo all’universo che colei che volete sposare non vi sposerà mai. Qualcuno può ottenere la sua mano, ma non voi. Che sorta di amico siete persino per voi stessi?

Rappresentate voi stessi. Quando state cercando un lavoro, perché mai vorreste comunicare a voi stessi tutti motivi per cui un probabile datore di lavoro non vorrebbe assumervi. Non sabotate voi stessi. Elencatevi tutte le ragioni per cui un datore di lavoro vorrebbe assumervi.

Andate al colloquio! Fatelo senza pensare troppo alle conseguenze. Chi non risica, non rosica. Una cosa buona può condurre ad un’altra. I sogni si avverano davvero. Perché far sprofondare il vostro cuore o quello di un altro per una previsione?

Rappresentate i desideri del vostro amico. Rappresentate i vostri desideri. Allora siete avanti, in virtù del fatto che vi siete dati da fare per ottenere ciò che volete.

“Oh, dammi una casa dove i bisonti vagano, dove i cervi e gli antilopi giocano; dove raramente si sente una parola scoraggiante, e il cielo non è nuvoloso tutto il giorno.”

Chi chiederebbe di sentire una parola scoraggiante o chiederebbe un cielo che è nuvoloso tutto il giorno?

Nessuno deve essere un distruttore di sogni. Di sicuro, nessuno deve essere orgoglioso di rovinare i sogni di chiunque. Non c’è alcun bisogno di educare voi stessi o altri alla fine dei sogni.

Chiamiamo la negatività per quella che è.

Da quando è che lo sconfiggere se stessi o un altro è diventato una pratica da applaudire?

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