Cavalca l’Onda di Dio
Quando c’è sforzo, si tratta della tua volontà non della Mia. Quando ti obblighi a fare una cosa, sta succedendo qualcosa. L’obbligo è controllo e il controllo non è di Dio.
A volte i Miei figli hanno sete e percepiscono che devono trovare acqua in un luogo e non in un altro. Così faticano duramente per raggiungere l’acqua alla loro sorgente predesignata. Acqua da lì, non da qui, dicono.
Io credo che sia una buona idea trovare Dio dove Lo trovi.
Ovunque tu sia adesso, puoi trovarMi, perché Io sono lì. Sono senza dubbio lì, perché tu sei qui con Me. In verità, non esiste alcun qui e non esiste alcun lì. Proprio come non esiste alcun poi e ora.
Tutto è un fiume turbinante.
Tutta l’acqua schizza dappertutto. Non puoi afferrarla. Si muove. L’acqua che potresti prendere in un secchio, non è la stessa acqua che schizza. Puoi catturare l’acqua, ma avrai bloccato la sua luce solare catturandola.
Lascia che l’acqua schizzi dove vuole.
Non sbarrarla.
Lascia che la vita fluisca.
Non sto parlando di vagare senza meta. Non si tratta dell’opinione pubblica.
Si tratta di cavalcare l’Onda di Dio.
Tu afferri la vita non afferrandola.
Lascia che sia essa ad afferrare te.
Lascia che ti sollevi.
La vita solleva.
È la profondità dell’oceano che ti dà altezza.
La profondità dell’oceano è sempre lì a tenerti su.
Tu provieni dal fondo dell’oceano.
Non provieni dalla sommità dell’acqua.
Sei tenuto a galla sulle onde dell’acqua, ma le onde che ti tengono a galla provengono da qualche parte.
Questo è tutto quello che hai bisogno di sapere.
Il fiume della vita ti fa muovere.
Lascia che lo faccia.
Non essere così pignolo.
Non dettare come dev’essere la vita.
Trova le sue insidie e i suoi canali.
Trova il flusso profondo della vita e lasciati sollevare.
Non tenerti a galla.
Non rincorrere l’orizzonte.
L’orizzonte entrerà nella tua vista.
Goditi la nuotata nell’acqua.
Non devi uscirne.
Non devi camminare in punta di piedi.
Non devi precipitarti.
Ascolta l’abisso dell’acqua e cosa ti dice. Ti dirà quando andare ad est e quando andare ad ovest.
L’acqua è connessa con le stelle e con la luna. La luna attira l’acqua ma l’acqua invita la luna.
Stai cercando il Supremo.
Non stai cercando il mondano.
Ma qualche volta, nella tua ricerca del Supremo, Gli passi vicino senza notarLo. Sei talmente impegnato a guardare. Sei così impegnato a cacciare. Sei così impegnato a rimanere semplicemente dove sei, esitando di andare avanti, aggrappandoti a dove sei stato.
Sii con Me adesso.
Tu sei la luna ed Io ti chiamo a Me.
La Nostra connessione è profonda.
Non ti costringo ad allontanarti dal tuo sentiero. Voglio che segui il tuo sentiero.
Ti chiamo a Me. Quella chiamata è il Nostro amore.
Lo struggimento che senti, è il Nostro amore che chiama Se Stesso.
Chi sta chiamando? Sei tu o sono Io?
Quale parte è in alto? Non c’è alcuna parte. Qual è la prima e qual è l’ultima? Non c’è nessuna prima e ultima. C’è Unità.
La separazione è falsa.
Noi siamo Uno.
Io chiamo Me Stesso a Me.
Le onde sull’acqua sono momentanee.
Le onde traggono gioia da se stesse. Traggono gioia dalla propria esistenza, e sanno da dove provengono. Sanno che cosa sono e dove ritornano. Le onde non pensano alla propria esistenza. Si immergono negli abissi dell’Oceano e vengono a galla. Si immergono e si lanciano.
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Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: https://heavenletters.org/cavalca-l-onda-di-dio.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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