Benedici anche te stesso

God said:

Abbiamo parlato dei confini e della loro inesistenza. Questo non deve essere interpretato a significare che non avete dei diritti. I vostri diritti possono essere violati alle condizioni della vita terrena, e non vi chiedo di essere evasivi riguardo a questo.

Non dovete lasciare che qualcuno vi prenda la matita. Non dovete lasciare che qualcuno vi pesti i piedi. Se non vi sta bene, non sta bene.

Avete il diritto di parlare francamente. “Ehi, quella è la mia matita!” “Ehi, quello è il mio piede che stai pestando!” Voi non siete un santo e non dovete essere un santo.

Se non v’importa che qualcuno vi prenda la matita o vi pesti i piedi, quella è un’altra faccenda. Ma se vi importa, avete il diritto di dirlo. Avete diritto alla vostra esistenza e allo spazio che occupate e ai sentimenti che avete. Il mondo non li rispetterà sempre, ma voi fate bene a rispettarli. Li rispettate riconoscendoli a voi stessi e ai trasgressori. I trasgressori del vostro spazio possono essere innocenti, ma per quanto benintenzionati possano essere, se sentite di essere stati calpestati, forse lo siete stati davvero. Non domandate scusa.

Umiltà non significa abiezione. Voi siete un Essere Umano e non dovete sentirvi colpevoli per il fatto che avete dei sentimenti Umani.

Non dovete vergognarvi di obiettare se siete calpestati o se sentite di essere stati calpestati, anche se si tratta di una vostra interpretazione erronea. Non è vero che tutto vale. Voi perdonate le trasgressioni, ma questo non significa che le ignoriate. Non sta a voi ignorare quello che sentite.

Dite la vostra parte. Avete il vostro punto di vista, e sta a voi esprimerlo. Che gli altri ascoltino o meno, dipende da loro. È una cosa loro, non vostra. E non dovete esprimere il loro punto di vista. Potete comprendere il loro punto di vista e avere empatia, e potete anche rappresentare voi stessi. Abbiate empatia verso voi stessi. Sarete meno coinvolti emotivamente quando vi esprimete. Parlare francamente è un’azione, e un’azione è appropriata.

Io non predico passività più di quanto predichi rabbia. Ovviamente, Io non predico affatto.

La passività è un gioco d’attesa. Qualche volta le situazioni si sistemano da sole, ma la vostra vita non deve essere spesa in attesa che qualcuno o qualcosa arrivi a cambiarla. Che cosa stareste aspettando, e per quanto tempo aspettereste?

Dite quello che avete in mente. Rimuovete l’ostacolo, se potete, e andate avanti. E se non potete rimuovere l’ostacolo, andate avanti comunque. L’ostacolo vi abbandonerà o voi abbandonerete esso. Non rimanete con esso. Andate oltre. Qualunque cosa succeda, ciò che vi ha catturati deve essere lasciato andare o sarà indubbiamente doloroso, ripresentandosi nella vostra mente sempre di nuovo. Ma tutto questo già lo sapete.

Voi siete degni di essere notati. Non è degno di voi permettervi di essere trascurati. Voi esistete.

Oh, è talmente sottile la linea tra l’ego e il vero valore.

Se volete indietro la vostra matita, perché volete le cose a modo vostro e non volete lasciar perdere, forse allora si tratta di ego. Se state cercando di far valere la vostra opinione, forse allora si tratta di ego. Se è una questione di controllo su un altro, questo equivale a volere che le cose vadano a modo vostro solo perché lo volete, e questo è ego. E quando si tratta dell’ego e riuscite a imporvi, non c’è alcun sospiro di sollievo. Avete avuto una piccola vittoria, e non c’è alcun piacere in questo, come avete scoperto.

E quando si tratta del vero valore e non dell’ego, nulla di importante è accaduto. Avete allungato la mano e avete avuto indietro la vostra matita.

E per tutto il tempo, due o più anime sono state in azione. Sono state in transazione. Le transazioni vanno in questo o quel modo. In ogni caso, voi lasciate la transazione e andate avanti nella vita senza rimpianti. Non tenetevi delle ferite. Permettetevi la libertà di avanzare. Benedite voi stessi quanto un altro.

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Translated by: paula

 

Your generosity keeps giving by keeping the lights on