Basta singhiozzare, amati. Non siate un piagnucolone nella vita. Battetevi il petto, se dovete, ma non piagnucolate. Non lamentatevi, non sentitevi dispiaciuti per voi stessi o per chiunque. Singhiozzare e piagnucolare e sentirvi dispiaciuti per voi stessi, non sono attività raccomandate. Chi vuole sentirne parlare in ogni caso? È meglio che andiate avanti nella vita. Meglio alzarvi dal dispiacere per voi stessi. Non è assolutamente un modo in cui passare la vostra vita. Certamente non avrete pensato che lo fosse. La vita non vi offre delle opportunità perché vi cuociate nel vostro proprio brodo. La vita ha altre cose in serbo per voi.

Per un attimo considerate la vita come il bowling. Ci sono delle volte in cui buttate giù tutti i birilli. Ci sono le volte in cui non lo fate. Divertitevi a giocare a bowling. Divertitevi quando ottenete un buon punteggio. Divertitevi quando non avete un buon punteggio. Divertitevi nella vita qualunque cosa possa accadervi. Il segnapunti che dovete tenere è un atteggiamento vincente. Potete sempre vincere con le vostre sensazioni. In linea di massima, il modo in cui vi sentite è il modo in cui considerate una cosa. Considerate le perdite e una brutta giornata, ed è quello che avrete. Fate delle perdite il sale che gettate dietro la spalla e che cosa avrete se non un nuovo inizio?

Quando esercitate il vostro diritto ad essere incapaci e piagnucoloni nella vita, questo è chiamato Povero Me. È questo che volete? Volete sguardi di condoglianze dagli altri per continuare a dispiacervi per voi stessi. Meglio non accettare alcun invito. Non andate ad alcuna festa Povero Me, vostra o di altri. State lontani da tali raduni del tutto. Le feste Povero Me non sono nel vostro miglior interesse. Non sono nel miglior interesse di nessuno. Non sono portatori di benessere. Le feste Povero Me sono meschine quanto pietose. Andate in posti in cui non avete il sostegno per il dispiacere che sentite per voi stessi o per chiunque. Andate in posti in cui avete il sostegno per il buon umore.

Non appioppate il dispiacere su voi stessi né su altri. Quello che fa parte della vita, fa parte della vita. Forse non siete in grado di sfuggire a tutto quello che vorreste evitare, né è compito vostro scappare. Qualunque sia il guaio percepito, sta a voi affrontarlo. Chi mai vorrebbe affrontare quella che viene chiamata tragedia, se non ci fosse costretto? Quando quella che chiamate la perdita di una persona cara entra nel vostro destino, piangete le vostre lacrime, versate le vostre lacrime e poi alzatevi. Mettetevi al servizio appena possibile. Non siete qui sulla Terra per passare del tempo a piangere per voi stessi.

Potete stare certi che non vi suggerisco di far finta di essere felici quando siete addolorati. Io suggerisco che vi alziate dopo avere fatto un bel pianto. Un bel pianto non deve essere disapprovato. Ma quanto tempo pensate di rimanere lì a tormentarvi? Anche se siete tormentati, non c’è alcun dubbio su questo, potete ugualmente alzarvi. Potete ugualmente offrire qualcosa a qualcun altro. Questo è qualcosa per cui vale la pena alzarvi. Benedite qualcun altro. Offrite qualcosa a qualcun altro. Invece di torcervi le mani o tenere un fazzoletto, mettete da parte il vostro tormento. Uscitene. Lo scopo della vostra vita non è decisamente quello di stare a tormentarvi per cose piccole o grandi.

L’autocommiserazione potrebbe essere ciò che un letto di chiodi è. In ogni caso, non vi sdraiate su esso. Non appena vi rendete conto che siete distesi su un letto di chiodi, alzatevi. Uscite per badare agli affari di vostro Padre.