La vostra felicità è la vostra generosità verso voi stessi. La vostra felicità proviene dal di dentro. Lo stesso vale per l’infelicità. Voi siete il vostro latore di felicità, e così siete il vostro latore di infelicità. Siete l’eroe e siete l’imputato. Non biasimate nessuno, men che meno voi stessi. Per favore, non continuate a martellarvi.

Se cadete da cavallo, siete stati voi a cadere. Ora siete voi che dovete alzarvi. Non c’è nulla di cui rammaricarsi. Non c’è alcuna colpa da accumulare. Anche se fosse scoppiato un petardo, spaventando il vostro cavallo, non c’è nessuno da incolpare. Rimuovete la parola ‘colpa’ dal vostro vocabolario, e quanto rapidamente il mondo, così come lo vedete, si ritirerà, aprendosi a una visione più ampia. Sbrigatevi ad abbracciare il mondo affettato.

Il mondo, come un insegnante accusatore, potrebbe dire: “CHI HA FATTO QUESTO?”. E questo potrebbe farvi rabbrividire.

Oh, il mondo può essere accusatorio, ma non c’è alcun vantaggio nell’accusare.

Forse avete distolto lo sguardo per un attimo. Non una virtù, ma non un crimine. Nessun reato è commesso nei vostri confronti o nei confronti di un altro. Tutti sono innocenti. Una cosa si presenta quando si presenta. Non tenetevi strette le accuse, né lanciatele contro un altro.

Non vi è facile ripetere delle scene dal passato. Passate alla scena successiva. Cancellate il passato. Se n’è già andato. Che cosa vi fa pensare alle malefatte? Non è a vantaggio di nessuno spargere resoconti di malefatte e rendere ristretta la vostra visione.

Ammettete che il modo in cui reagite alla vita, dipende da voi. Se c’è qualcosa da sistemare, sistematela. Passate alla pagina successiva. Se avete versato il latte, avete versato il latte. Asciugatelo ora. Non è stato commesso nessun crimine. Versare del latte, non è altro che una sbadataggine. Le sbadataggini sono distrazioni. Nessuno deve essere attaccato per una distrazione. Ora siete più saggi di quanto eravate una volta. Non è un motivo per celebrare adesso?

Chi ha inventato la disciplina di duro confronto? La severità è amore capovolto che non deve essere praticato verso nessuno. Finché non sarete perfetti, non esigete perfezione dagli altri. Praticate amore invece. L’amore è una faccenda molto pratica. Quando c’è abbastanza amore, non c’è alcun bisogno percepito di una disciplina severa. L’amore è meglio e molto più pratico.

La comprensione viene dall’amore. L’amore vi spalanca. Amore è giustizia, amati. Amatevi l’un l’altro, e non ci sarà alcun bisogno immaginario di giustizia. Non c’è alcun bisogno di avarizia di cuore. Sì, c’è bisogno di generosità di cuore. La correzione non è meravigliosa. La correzione può portare un senso di impotenza e risentimento. Il risentimento non si merita di essere moltiplicato. L’amore colpisce nel segno. L’amore aggiusta tutto, a patto che l’amore sia reale. Il risentimento è restituire ciò che credete di aver ricevuto.

L’amore non è una qualche sorta di sentimentalità esagerata. Potrebbe darsi che l’amore sia il dare in anticipo. Certamente, l’amore è da dare. L’amore va prima del tempo e dei vostri stress e delle vostre tensioni immediate.

L’amore non tiene una contabilità. L’amore non rettifica. L’amore non ha bisogno di una ricevuta firmata. L’amore rimbalzerà avanti e indietro per conto suo. L’amore ama amare. L’amore è gioia. La rettifica non è gioia. Uscirne bene potrebbe non assomigliare a ciò che pensate sia bene. L’amore non è sotto alcuna costrizione.

L’amore si offre da un cuore libero. Lasciate che i cuori siano liberi. L’amore non chiede: “Che bel pasticcio è questo?”.

L’amore chiede: “Lascia che io sia amore. Che io non possa conoscere altro che amore. Che il mio amore arrivi vicino e lontano. Che il mio amore elevi il mondo. Lascia che il mio amore sia un Sole splendente che tutti ricevano indipendentemente da qualsiasi agenda”.

Che altro avete da desiderare se non ciò che eleva il mondo?

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