La tua vita è dove tu sei. Ti porti con te ovunque tu vada. Tu, tu stesso, sei la somma totale della tua vita. La tua vita riguarda la tua coscienza. La tua consapevolezza e visione – la tua vita riguarda queste cose. Certamente, quello che accade nella vita, ti influenza, ma sei tu che decidi in che modo ti influenza. La tua vita riguarda te e il modo in cui reagisci a ciò che succede. Pertanto, Io dico che la tua vita riguarda soprattutto te.

La tua vita non dipende da quello che ti succede. La tua vita dipende da come vedi ciò che accade, perché come percepisci, così reagisci. Disegni le immagini della tua vita per mezzo delle conclusioni che trai. Le conclusioni che trai, sono le presupposizioni che fai. Non sarebbe la prima volta che concludi qualcosa che non è vero. L’hai considerato in un modo mentre avresti potuto interpretarlo in altro modo.

La tua comprensione non è infallibile. Tu sei il capocuoco dei tuoi pensieri e delle tue reazioni. Basi le tue ricette per la vita sulla tua ricostruzione dei fatti.

Questo è solo uno dei buoni motivi per cui è meglio che ti trattenga dal giudicare. La storia della tua vita è il tuo sommare due più due, ed è facile sbagliare. Se adesso affronteresti una situazione passata in maniera diversa, allora sai che avevi visto male. Naturalmente, adesso condurresti la tua vita diversamente. Sei un essere umano che impara e cresce. Per quanto ti sia convinto a suo tempo di avere ragione, l’angolazione di luce da cui guardi, cambia.

Notare questo cambiamento è tutto di guadagnato. È così che puoi vedere la tua crescita.

Anche tu sei stato incompreso e giudicato male. Questo è il difetto del giudizio. Trattieniti dal giudicare, perché la durezza con cui tratti gli altri, rivela la durezza con cui tratti te stesso. Il modo in cui giudichi gli altri è esattamente il modo in cui giudichi te stesso. Meglio non avere delle diffidenze tanto per cominciare.

Persino i migliori hanno giudicato male. Il giudizio è scarso discernimento. Tu non hai tutti i fatti. Forse non ne hai nemmeno uno. Giudica un altro e puoi elevare il tuo ego a sue spese. Molti hanno giudicato altri e se stessi colpevoli rammaricandosi poi.

Astieniti del tutto dal giudicare. Esci dalla mischia del giudizio. Il giudizio proclama un campo di battaglia. Il giudizio travisa le cose. Ci sono delle cose nella vita da cui è meglio trattenersi. Smettila. Non essere lesto a giudicare. È facile giudicare. È avventato. Giudicare significa spesso giudicare male. Perché passeresti il tuo tempo a giudicare comunque? Oh, sì, c’è la libertà di parola. C’è anche la benedizione della libertà dal giudizio. Se non sei in grado di comandare i tuoi pensieri, almeno puoi chiudere la bocca. Disapprovare un altro è pettegolezzo. Se il pettegolezzo fosse un alimento, sapresti come evitarlo.

Fai agli altri quello che fai a te stesso – è proprio così che viene fatto. Non fare agli altri quello che fai a te stesso, perché non sempre fai bene a te stesso, a quell’individuo che percepisci come te stesso. Meglio essere umile che essere arrogante. Chiunque può essere arrogante. Non tutti possono essere umili e felici di essere umili. Essere umili è una riverenza alla Verità. Più credi realmente in te stesso, più umile sei. Quando non devi ingrandirti, quando non devi vantarti, quando puoi accettare l’Unità di Tutta la Creazione, allora lasceresti in pace il sufficiente e non criticheresti più. Sì, la critica è giudizio. Una cosa è indicare un errore di battitura. Un’altra cosa è concludere che chi fa errori di battitura non è un essere umano altrettanto meraviglioso quanto uno che scrive bene. Meglio essere uno che commette errori e non giudicare.