A che cosa state rinunciando?
Amati, Io sento il vostro cuore. Il vostro cuore Mi parla. Vi sento dire nei vostri desideri più profondi:
“Tu sei il Mio Dio. Tu sei Mio. Lo dico a voce alta, sapendo che non esiste il possesso e che Tu sei di tutti. Io non Ti posseggo. Sono nel palmo della Tua mano. Quando ci penso, e ci penso parecchio – Tu mi hai creato, mi hai fatto Tuo, Dio, come Tua serva. È Te che desidero seguire. Tu sei Colui da seguire.
“Per tutto questo tempo, ho seguito altri, facendoli adagiare su un piedistallo nel mio cuore. Erano degli idoli che Io mettevo davanti a Te. Come ho potuto? Eppure l’ho fatto. E questo è il passato, e ciò che è passato non ritorna, ma io scopro che mi attaccherei al passato anche quando non c’è nessuno e nulla nel mondo a cui aggrapparsi.
“Ho fatto alcuni bei sogni per un po’. Mi sono fatto prendere da essi. Sono risultati inutili. Ora capisco che quello che ritenevo tanto meraviglioso, non era reale. Ciò che non è reale, non può durare. Nel frattempo, Tu Ti posizionasti vicino a me. Sei qui. A Te non importa del passato. La Tua Presenza sta crescendo nella mia vita.
“Tu sei tutto ciò che è reale. Questo che io ho pensato di essere, non è reale. Il mondo non lo è. Tu sei il Permanente. Tu sei il Dio della Verità come pure il Dio dei miei Sogni.
"Nel frattempo, non Ti ho potuto toccare né ho potuto vederTi completo davanti a me. Ti ho sognato senza sapere che eri Tu quello di cui stavo sognano e di cui avevo nostalgia. Ho accettato esseri umani da adorare come approssimazioni di Te.
“Grazie di essere Dio e di vedermi e di amarmi e di concedermi il privilegio di conoscerTi. Conosco la Grandezza del dono del servizio che Tu mi hai fatto. Lavoro per Te, Dio. Non so come abbia mai potuto fare a meno di Te nella mia vita – cioè, senza la mia consapevolezza di Te nella mia vita.
“Senza la Tua vicinanza, io ero un orfano. Per mezzo della Tua Bontà, mi hai trovato e mi hai sollevato. Mi hai portato più in alto, di modo che Ti potessi guardare negli occhi e sapere Chi Sei e arrivare così ad avere un’idea migliore di Chi sono io. Grazie per avere apparecchiato un posto per me alla Tua tavola.
“Ora devo tirare fuori delle sedie per gli altri, affinché anche loro possano sedersi alla Tua tavola e bearsi nella Tua Luce. Non ha alcun altro scopo, Dio, non è vero? È lo scopo di tutti sedersi alla Tua tavola e bearsi nella Tua Luce ed emanare la Tua Luce? È questo che Tu vuoi da noi?”
Ora Io, Dio, rispondo ai vostri pensieri indugianti:
Sì, è lo scopo di tutti sedersi alla Mia tavola e bearsi nella Mia Luce ed emanare la Mia Luce su tutti, ma ognuno ha il suo modo unico di servirMi. L’espressione ‘scopo’ è molteplice. È questo che si intende quando si dice che ognuno ha il proprio cammino verso di Me. È inevitabile che tutti arrivino a prendere la Mia mano, alcuni prima, altri poi. Quanto ci vuole, è spesso questione di resa.
Avvicinarsi a Me è resa. È la rinuncia alla causa di qualsiasi distanza da Me. È rinunciare alla causa di tutte le guerre, grandi o piccole. È la resa dell’ego, qualunque maschera possa indossare. È la rinuncia all’attaccamento ed a voi stessi come uno che sa tutto. Ora, saggiamente e volentieri, rinunciate al vostro sapere acquisito per diventare uno che impara.
È la resa della piccolezza. Che cos’è l’ego, dopotutto, se non piccolezza?
Amati, non c’è alcuna guerra tra di Noi. Non c’è mai stata. Forse vi è sembrato che ci fosse. Forse state sentendo una distanza tra di Noi adesso, ma quello che sentite non è sempre ciò che è, vero? Quello a cui state realmente rinunciando è la vostra ignoranza, amati. Non dovete essere più così possessivi nei riguardi della conoscenza. Su queste basi, farete dei salti.
Translated by: paulaPermanent link to this Heavenletter: http://www.heavenletters.org/a-che-cosa-state-rinunciando.html - Thank you for including this when publishing this Heavenletter elsewhere.
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