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HEAVEN #1669 A che cosa rinunciate?

HEAVEN #1669 A che cosa rinunciate?

Dio disse:

Giorno o notte, voi siete dei dormiglioni. Adesso è ora che vi svegliate. Io sono prossimo. Vorreste perdere questo spettacolo di Me? Vorreste perdere il Mio amore quieto? Vorreste perdere un profondo respiro che segnala la nuova alba della luce? Vorreste davvero continuare così come siete e differire la vita, correndo in cerchio dentro ad essa, troppo impegnati per percepirla, accettarla ed amarla? Non vorreste piuttosto venire a Me, con il pieno riconoscimento di voi stessi, del vostro benedetto sacro Sé, al momento impigliato nella rete della vita relativa e del vostro ruolo in essa.

Il vostro destino è venire da Me. Venite da Me adesso. Voi venite da Me nella vostra consapevolezza. Questo è stato chiamato rinuncia. E’ forse una rinuncia scegliere di soddisfare il vostro desiderio più profondo? Non c’è nulla a cui dobbiate rinunciare.

Se qualcuno vuole donarvi un milione di monete d’oro, e voi accettate, a che cosa state rinunciando se non al vostro possesso di poche monete d’oro? A che cosa rinunciate quando accettate di più?

Nel Mio caso, a che cosa rinunciate se non all’ignoranza? L’ignoranza è forse così preziosa per voi da non poterci rinunciare? Che cos’è quella cosa del passato a cui vi aggrappate così intensamente e che è meno di quanto possiate avere ora? La pista dei ricordi è soltanto una pista, amati. Ci sono nuove piste per voi da seguire. Non seguite dove siete già stati. Ora seguite Me.

Non è che voi creiate nuove piste. E’ che un nuovo voi avanza là dove, nella memoria conscia, non avete visto o non siete stati mai prima. E’ un sentiero ben frequentato quello a cui vi conduco. Fate un passo adesso. C’è il Cielo sotto il vostro piede. Non potete cadere, a meno che non parliate del cadere nella rete dell’amore. Innamoratevi di Me. Quando i vostri occhi non si allontanano dai Miei, che cosa può ostacolarvi? Se la vita terrena è una questione di vostra percezione, allora percepite Me.

Non solo Io sono la luce alla fine del tunnel, ma vedrete che non c’è mai stato nessun tunnel. Avete strisciato attraverso il fango soltanto per scoprire che non c’era alcun bisogno di strisciare, e non c’era alcun fango. Amati, amati, voi siete nel pieno sole del Mio cuore. Perché non vorreste sapere questo?

Che cos’è che cattura la vostra attenzione cosicché vi allontanate dalla consapevolezza dell’amore? Voi che vi aggrappate a tante cose, non volete tenere il vostro sguardo su di Me e guardare in questo specchio di voi stessi, e trovarMi qui? Io attendo con gioia il vostro riconoscimento di Me.

Voi siete in un parco. Io sono seduto su una panchina e vi aspetto. Tutto quello che dovete fare è venire là dove Io sono seduto. C’è già un posto per voi accanto a Me. Io batto con la mano sulla panchina. Fischio per attirare la vostra attenzione. Voi passate oltre, inconsapevoli, e per tutto il tempo vi chiedete perché Io non sia più presente. Amati, Io sono onnipresente. Siete voi che pensate che Io sia lontano.

Non c’è alcun luogo in cui Io possa andare, come non c’è un luogo in cui voi possiate andare. Tutto è qui, proprio davanti a voi. Il tesoro è adesso. Io sono il tesoro. Io sono il tesoro che non avete ancora aperto, e lo siete anche voi. Non avete ancora aperto voi stessi. Preferendo stare chiusi, non vi siete aperti. Aprire dovrete. Aprirete. Aprite ora. Io sono proprio qui. Sono ansioso di farvi aprire al Mio amore. Sono ansioso di farvi guardare nei Miei occhi. Che cosa vi impedisce di incontrare il Mio sguardo? Ebbene, nulla. Oh, beh, forse la vostra testardaggine. E che cos’è la vostra testardaggine se non aggrapparvi a idee che, da tanto, non sono più nel fiore degli anni?

HeavenlettersÔ
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Traduzione di Paula Launonen

Il cervello contiene un

Il cervello contiene un intero e profondo condizionamento che proviene dalle necessità di sopravvivenza del corpo. La mente contiene - ma di fatto è formata e formante - un intero e profondo condizionamento culturale basato sull'identificazione col corpo. La testardaggine è questa. La testardaggine è identificazione della Coscienza incorporea con il contenuto corporeo. Le identificazioni della mente rendono materiale ogni percezione, dividendola in (simboli di) "cose esterne ed interne". Questa identificazione è essenziale per la sopravvivenza fisica e psicologica. L'io è l'effetto, non la causa, di questa identificazione, ora ad un livello più sofisticato. Noi SIAMO questo "io" illusorio, e un "io" illusorio non può fare nulla, può solo, in quanto effetto, produrre altrettanti illusorii effetti. L'io nasce in quanto illusione, in quanto personaggio di sogno, e dunque non può essere causa del suo proprio risveglio. Finchè esiste un io che vuole risvegliarsi, il risveglio farà parte del suo sogno. L'io è il personaggio principale del sogno, il suo iniziatore ma non il suo creatore. Finché ci sono "io", "io" sono in trappola, "io" è la trappola. L'io ha il potere di Dio di creare la sua propria trappola, individualmente e collettivamente, ma rimane confinato nella trappola, la cui durata è quella del sogno stesso di cui è parte. Qualsiasi cosa abbia bisogno di tempo e spazio è illusoria. Tutto ciò che esiste davvero è immediato, qualsiasi altra cosa percepibile e concepibile - persone, cose, luoghi, tempi ed eventi - è illusoria poiché vive e si muove nel sogno di una mente, è la sua privata testardaggine. Tutto è testardaggine, la testardaggine della Creazione stessa.