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HEAVEN #2194 Lo Stato del Vostro Cuore

HEAVEN #2194 Lo Stato del Vostro Cuore

Dio disse:

Non ha tanta importanza quello che voi fate. Quello che importa, è il vostro stato mentale mentre lo fate. O piuttosto, lo stato del vostro cuore. Potreste fare tutto magnificamente, ma se il vostro cuore e quello che dite o quello che fate non sono in sintonia, il vostro atto smentisce se stesso. Il vostro stato di identificazione non è nascosto. La rabbia sarà conosciuta. Può insinuarsi in punta di piedi. Può essere uno scarico di fumo, ma la rabbia, finché brucerà dentro di voi, prevarrà sulla vostra interpretazione migliore che cerca di dire altrimenti. Cercare di dipingere un quadro d’amore, è un quadro povero. Quando sentite la rabbia e rispondete con dolcezza, si forma la malattia.

La risposta non sta nello sfogare la vostra rabbia, né nel dissuadere la rabbia, né nel coprirla, né nel placarla. Tra una settimana o un mese o un anno, è probabile che la rabbia non ci sarà più. Se ne andrà sfumandosi per conto suo, perché ora vedete il vostro infiammarvi più chiaramente per quel che è, un improvviso scoppio dell’ego. Durante l’intervallo di tempo, l’ego si è calmato abbastanza da far svanire la sua rabbia. Non siete più così preoccupati per l’ego da nutrire la sua rabbia, per cui ora esso non ha un posto così comodo in voi. La rabbia è stata superata. Non potrà che parcheggiarsi da qualche altra parte.

Può benissimo esserci un motivo valido per la vostra rabbia, e ne siete sempre sicuri.

Col tempo, la vostra rabbia diminuisce, perché la vostra prospettiva cambia. Che cos’è cambiato se non la vostra prospettiva? Bene, allora, cambiate la vostra prospettiva ora. Cambiate la vostra prospettiva in anticipo. Siate un gufo saggio che osserva dall’alto.

Persino nelle circostanze più disperate, voi non siete vittime del punto di vista di un altro. Questa è una convinzione sbagliata. Lui è vittima della sua prospettiva, e voi siete vittime della vostra. Basta con l’ego. Basta con la rabbia. Siate spassionati, amati. Siate imparziali piuttosto. Voi potete farlo.

La rabbia di un altro appartiene a lui, non a voi. Lasciate che sia egli stesso ad affrontarla. Voi non l’elaborerete per lui. Tutte le vostre spiegazioni intelligenti non calmeranno l’ego. Non siete responsabili per il suo ego. Il suo ego, la sua angoscia, la sua rabbia, sono responsabilità sue, non vostre. E non ne siete responsabili.

La vostra stessa rabbia è una delle cose più difficili che dovete affrontare. Una consociata dell’ego, la rabbia ne è sempre la facciata. L’ego vi ha condizionati a rispondere. Vi ha condizionati a sentire la bile al posto del cuore. Vi ha condizionati a sentire fiele nella vostra gola. I Miei figli non hanno forse servito bene l’ego? Non hanno fatto quello che esso ha voluto?

Il fatto di sentire il riflesso della rabbia di un altro, non significa che dobbiate coglierla e farla vostra.

A volte la rabbia che sentite non è vostra. In realtà state raccogliendo il potere dei pensieri di un altro. State sentendo i suoi sentimenti, non i vostri. State sentendo il suo disagio. Ve l’ha gettato addosso, e voi l’avete preso. E’ diventato un virus. La rabbia è un’infezione virale.

Senza parole, avete fatto vostra la sua rabbia. Ora, senza parole, le vostre onde di comprensione possono far evaporare la sua rabbia. Fate uscire la rabbia dal vostro sistema, ed egli non potrà più offrire rifugio alla propria rabbia. Qualunque cosa vi venga gettata addosso, non c’è bisogno che l’afferriate. Potete farvela passare accanto. Abbracciate l’amore degli altri, non la loro rabbia.

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Traduzione di Paula Launonen

C'è un unico problema, ed

C'è un unico problema, ed è la mente, la mente limitata che ha creato l'individualità che è l'ego limitato. Dove c'è mente, c'è individualità separata e limitata. C'è bisogno di una mente in una struttura fisica biologica per poter percepire, conoscere, valutare e rispondere ad un mondo in una specifica frequenza di vibrazione dell'energia.

La mente è stata condizionata a rispondere in un certo modo poiché la mente è memoria, calcolo e risposta al fine della sopravvivenza sul piano che le è proprio. La mente è il suo proprio condizionamento e l'ego ne è il prodotto. L'ego, la personalità fisica limitata a nascita e morte, spazio e tempo, è alimentato da pensieri ed emozioni e, senza di questi, esso non esiste.

Tutto accade nella mente alla mente: corpo, mondo ed ego appaiono e scompaiono insieme nella mente, e la mente appare e scompare nella Coscienza. La Coscienza è la stessa manifestazione nella sua interezza, ma è limitatala dall'organismo e dalle sue possibilità di percezione. E' la mente che, nell'organismo biologico, percepisce il mondo apparentemente esterno in modo da poterlo abitare. La mente, attraverso i meccanismi percettivi fisici, crea le sue proprie coordinate e i suoi significati. La mente è significato. Ma la mente non può uscire da se stessa: lo fa solo apparentemente mediante l'io concettuale, la personalità che, col suo apparente provenire da e andare verso, crea l'illusione di tempo e spazio in rapporta a se stesso. La mente produce l'io e l'io produce la mente: sono gallina e uovo. Colui che percepisce, che pensa, che valuta, che giudica, che agisce e reagisce, è l'io, le cui esperienze sono simili ai sogni. Colui che dice "io capisco", è l'ignoranza stessa, e di cosa è fatta? D'ignoranza. Solo l'ignoranza afferma "io". La conoscenza non ha alcun "io" per distinguersi dal conosciuto poiché lo è già e null'altro è. L'unica conoscenza è essere. Tutto il resto appare, tutto il resto è mente, e la mente mente. Qualsiasi "verità" può solo essere concettuale, concepita quale concetto da un 'io" concettuale, e pertanto è falsa. La Verità non può avere testimoni. Non si può conoscere una Verità, si può solo esserLa.