E se per un momento non aveste alcun pensiero? Se per un momento svuotaste la mente di tutti gli eventi accumulati e di come essi vi hanno influenzati. E se la vostra mente fosse davvero sgombra adesso?

E se aveste un solo pensiero alla volta e non tanti pensieri che convergono, facendosi strada a gomitate, cercando di arrivare in cima al mucchio? Come vi sembrerebbe quel silenzio?

Forse senza saperlo avete avuto quella libertà dal pensiero di cui parlo. Ci sono stati dei momenti in cui la vostra mente si è dimenticata di se stessa ed è stata semplicemente sgombra. C'è stata conoscenza. Non c'è stata alcuna distanza dalla consapevolezza alla consegna. Quasi istantanea. Una domanda viene appena espressa e già riceve risposta.

È uguale a come sapete camminare. Non avete bisogno di pensare quale gamba si muove prima e come equilibrare. Non appena ne avete l'impulso, voi camminate.

Quando la vostra mente è chiara, tutto sarà per voi un impulso con azione immediata. Impulso, azione. Pensiero, conclusione. Istantaneamente, senza riserve, senza pensarci, servirete l'Universo. C'è un luogo dentro di voi a cui potete attingere.

È un livello più profondo del pensiero. È conoscenza. È fare senza ponderare. È sapere cosa fare e farlo. Non è nemmeno che abbiate il pensiero di sapere, poiché nell'istante invisibile della conoscenza, vi siete già messi in moto in base ad esso.

Non è che vi siete posti la domanda: "Che cosa farò riguardo a questo o quello? Che cosa faccio adesso? Come faccio a rispondere in maniera migliore?" Avrete risposto alla domanda senza chiedere, a voi stessi o a chiunque. Risponderete. Sarà uguale a come sapete tagliare il pane fresco fatto in casa. Lo taglierete senza dividere il processo in fasi.

Non ci sarà più: "Che cosa faccio?" Lo starete facendo.

Non chiederete: "Di che cosa scrivo?" Starete già scrivendo.

Sì, tutto sarà più simile a Godwriting (la Scrittura con Dio). Così facile. Proprio facilissimo.

Non vi sentirete sfidati perché avrete già risolto quella che in ogni caso non era una difficoltà. Non esisterà alcun nemico. Sarete, senza pensare tanto. Questo non significa che sarete sconsiderati, lo capite. Sarete assennatissimi senza dover considerare.

È come se l'Universo vi chiamasse allo stesso modo in cui un insegnante potrebbe dire: "Chi cancellerà la lavagna? Chi consegnerà questi fogli per me?" L'Universo dirà: "Chi farà questo per me?" Sarà come se l'Universo vi desse una gomitata e, prima che lo sappiate, avrete alzato la mano dicendo: "Lo farò io." Infatti, senza alcun intervallo tra la richiesta e il vostro fare, direte: "Fatto. Universo, è fatto. Nello stesso istante è stato fatto."

Questa è la spontaneità, amati.

Proprio come, quando il vostro bambino piange, lo prendete su.

Proprio come, quando finite di leggere un libro, lo mettete giù.

Proprio come, quando guardate dalla finestra e vedete la luce del sole, sapete che c'è il sole.

Proprio come, quando la stanza in cui siete diventa calda, aprite una finestra.

Proprio come, quando il vostro cuore si apre, sentite l'amore.

Non ci sono più divisioni. Non ci sono quasi più pianificazioni, perché quando sorge il pensiero di fare qualcosa, lo state già facendo. Siete sempre sul punto di partenza, e partite. Non partite nemmeno. È già fatto.