Stamattina ti ho visto intrecciare i tuoi capelli e ti ho sentito cantare:

"Mio caro Dio Padre, Tu Che mi hai tirato su dalle ceneri e mi hai gettato sulla Terra, Che mi hai nutrito, Che ancora mi nutri e mi ami, Che hai fatto di me la santità del Tuo Cuore, Che mi hai dato tutto quello che io sono, mi hai dato vita, mi hai dato vita allo stato naturale e vita nella sua bellezza, mi hai dato gli alberi per rafforzare e raddrizzare la mia schiena e il terreno su cui camminare, Tu Che mi hai dato le montagne da scalare e da rotolare giù, mi hai dato il Tuo Cuore perché possa essere pieno d’amore, mi hai avuto come Tuo testimone che la vita in tutti i suoi gusti e il concetto di Cielo sono miei per sempre, mi hai dato Vita Eterna, mi hai dato tutte le possibilità, mi hai dato il Frutto della Vite e le stagioni da contemplare, mi hai dato la gloria e canzoni da cantare. Che cosa non mi hai dato Tu, Dio?

"Dio, non sono sempre stato così grato come sono adesso. È possibile che io abbia imparato gratitudine? Ho imparato tutto, compresa la tristezza e forme di sofferenza senza senso? Devo aver pensato a me stesso come grano da macinare, catturato in una rete, mascherato sulla Terra, ma purtuttavia dei Regni Superiori, ancora alla cerca del mio. Sono venuto a trovare Te, caro Dio, e il mio Sé?

"Io e Te possiamo davvero essere un’Unica Cosa? Dove sono stato tutti questi anni? E dove sono andato dopo? Tu mi hai detto che non sono mai stato da nessun’altra parte se non con Te, anche quando posso aver pensato di stare seduto su un mucchio di fieno.

"A che cosa ho contribuito, e che cosa mi hai dato Tu? A che cosa sono stato dato? Mi hai fatto dei veri e propri regali. Ero viziato nel fare resistenza a questa esplorazione apparentemente obbligata sulla Terra. Ho nutrito rancore verso di Te, Dio, sebbene ora non mi ricordi esattamente di che cosa si trattasse.

"Adesso vedo la Tua Gloria, e questo è tutto quello che chiedo ora. In passato ho chiesto il successo nel mondo. In confronto a Te, il successo nel mondo è un’inezia, quando Tu e Tu Solo sei il nocciolo del tutto. Tu mi abbracci e io sono abbracciato. Mi rendi abbracciabile. Il mio valore proviene da Te e si estende a Te, pure.

"Tu hai esteso il Tuo Grande Amore a me. M’inchino per Terra. Che altro c’è da fare se non inchinarmi a Te, il che equivale ad essere elevato a Te e salire sempre più in alto?

"Tu Mi sparpagliasti sulla Terra sotto forma di molti. Mi alzai. Non capii Chi fossi e che cosa stessi facendo qui e quale fosse il mio scopo, se ce ne fosse uno. Inizio a capirlo adesso. Io testimonio Te, e Tu Ti emani attraverso me. Proietti la Tua Luce attraverso me. La Tua Luce è mia. Tu dici che Mi merito Te. Il mio meritarTi e servirTi sono la stessa cosa. Noi danziamo, Dio, io e Te. Danziamo come Uno. Noi siamo la Danza che danza assieme sul Cielo e sulla Terra. Noi siamo la Danza.

"Mi hai scagliato sulla Terra, e Mi hai afferrato. Hai consegnato Te Stesso a me. Hai consegnato me a Te. Siamo sorti come un Unico Essere Bello, eppure io Ti inseguo ancora. Voglio essere totalmente Tuo, ma qualche volta mi scateno. Qualche volta mi ritiro. È come se formassi la mia propria calca. Poi mi sveglio, perché Mi inciti a svegliarmi sulla Terra accettando la grazia che Tu hai steso su di me.

"In passato pensavo di trovarmi in un deserto. Ora so che Tu mi hai dato un’oasi chiamata Paradiso. Tu mi hai sempre conosciuto anche quando io Ti nascondevo, così preso dall’interesse in me stesso ero io.

"Mi dai da credere che sono un dono per te, un dono da Te Stesso al Tuo Sé. Il nostro abbraccio non cessa mai. Nemmeno uno di noi può sfuggire al Tuo Cuore Amorevole, perché Tu appartieni nei nostri cuori e i nostri cuori nel Tuo, un Unico Cuore nell’Unico Cuore Tuo.

"Sei forse un Dono che facciamo a noi stessi? Con certezza, Tu sei un Dono. È un piacere incontrarTi".

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