Ricordando

God said:

Che tesoro Mio sei tu! Se solo potessi crederci, il mondo intero si capovolgerebbe. Il mondo sta girando. Ruota. E sei tu a farlo ruotare.

Persino rinchiuso in un corpo Umano, tu sei illimitato. Il tuo corpo non è il tuo limite. Ti estendi ben oltre. Ti estendi fino al Cielo.

Questo tempo che passi sulla Terra, è un episodio. È una sorta di delirio. È uno ‘spin-off’ della realtà. Ma quanto sembra reale a te! Trovi il materiale così reale, così vitale, così essenziale, mentre esso in realtà è una chimera.

Il tuo corpo è soltanto un’estensione fisica di te. È un’immagine disegnata nella sabbia. È un’immagine disegnata con inchiostro invisibile. È un manichino di te. Quel corpo a cui sei così attaccato, è soltanto un’apparenza di te. Non è te. La tua attenzione è talmente tanto sul tuo corpo che sei arrivato a credere in esso. Ha sostituito Me nella tua consapevolezza.

Il corpo non è sovrano.

Tu pensi che il tuo corpo sia il tuo scopo.

Ti sacrifichi per esso.

Ed esso non è altro che un giocattolo, uno strumento da utilizzare. Non dovrebbe dominarti.

So che la tua fisicità è un dilemma per te. Ma puoi vivere senza di essa. Il corpo non ti dà vita. Tu dai vita al corpo.

Qualche volta sei come un soldato di fanteria che si è smarrito. Non si è assentato senza permesso, ma si è ingenuamente allontanato dal proprio proposito. Ora il suo proposito è quello di trovare la via del ritorno. Il suo generale sapeva dove egli era e ha mandato delle truppe a cercarlo. Colui che stava cercando, era cercato.

Ed è quello che tu stai facendo. Stai trovando la tua via del ritorno da Me, Me, Che non ti ho mai perduto. E quando Mi trovi, o Io trovo te – è la stessa cosa –, tu ritorni al tuo proposito originale.

Sì, il tuo proposito è trovare Me. Una volta che Mi hai, tu inizi.

Possiamo dire che il tuo proposito è trovare Me in tutta la Mia gloria, e poi il tuo proposito è cantare la Mia gloria. La canti nella tua vita. La canti nei tuoi occhi. Canti una canzone di Me Stesso. Questa è la tua vita.

Sei felice quando canti la Mia canzone. La riconosci. Forse l’hai sempre cantata, e adesso noti che lo stai facendo. Ed ora canti con l’attenzione sul significato della tua canzone.

Quando hai trovato la strada del ritorno al campo, non sei diverso. Sei lo stesso, è solo che sei di nuovo nel campo. Il te, che si era smarrito, non era diverso. Era lo stesso te, solo smarrito.

Così nulla è cambiato in realtà, tranne il tuo sollievo nel ritrovarti nel campo. Non vai più vagando lontano. Non c’è occasione per farlo. Sei dove vuoi essere, con i tuoi amici e il tuo capitano.

E poi scopri che sei tu il capitano adesso e hai molte truppe da guidare. E dove le conduci? Le conduci esattamente dove si trovano.

Questa è la scoperta. Tu marci per ritornare nello stesso posto. O marci sul posto. La marcia è importante, ma quel che conta davvero è dove stai marciando. E c’è soltanto un posto in cui puoi essere, e cioè con Me, ed è dove tu sei e dove sei sempre stato. Sei stato talmente rinchiuso dentro al tempo e allo spazio che ti sei dimenticato di dov’eri realmente, con Chi eri ed a quale scopo. Ma ora ti ricordi. Incominci a ricordare, e il te che tu sei, non ha nulla a che fare con il corpo in cui ti trovi. Proprio nulla.

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Translated by: paula

 

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