Quale limite poni all’espansione del tuo cuore?
Considera la tua vita attuale come un’anteprima che viene prima che il film esca nei cinema. La tua vita attuale è un’anteprima di ciò che arriverà, ma è composta, piuttosto, di scene da un vecchio film. Da qui in poi, da questo istante – è da qui che tu decolli. Da qui, inizia la tua nuova avventura. A lungo termine o a breve termine, hai in mente una destinazione. Ora è il luogo e il momento dell’imbarco quando sali sul tuo prossimo volo. Parti per le regioni che desideri.
Dove ti trovi adesso, è un’ouverture. Questo è il tuo punto di partenza. Questo momento non è un accumulo del passato a cui tu debba aggrapparti. Né il passato deve aggrapparsi a te. È da qui che tu parti. Eccolo qua. È qui che tendi la freccia della tua vita e miri a quello che vuoi.
Non screditi più il passato, anche quando solo un attimo fa il passato ti ha recato dispiacere. Il passato ti ha portato fin qui per ripartire da capo.
Forse vuoi raccontare una favola su come il mondo e coloro che vi abitano non ti hanno trattato giustamente. Dai, non devi prendertela col passato o con chiunque dal passato, che ti abbia scontentato e ti scontenti adesso. Lasciali andare. Lascia andare il tuo dispiacere. Perché continuare a insistere sul passato?
Se devi parlare forte, parla delle benedizioni che ti sono state date. Se posso dirlo, amati, alle condizioni del mondo, è possibile che neanche voi siate ancora la perfezione.
Quando sei irritato, sei irritato. Forse hai davvero qualcosa per cui essere irritato. Tuttavia, perché fare pubblicità alla tua scontentezza? Di giorno in giorno, vai senza una singola lamentela. Puoi farlo.
Vai avanti.
Quello che la gente dice o fa, è una cosa. Quello che la gente è per te nel tuo cuore, è un’altra cosa.
Ami il tuo caro cane per via dei nastri blu che vince? C’è qualcosa di più profondo da amare in ciascuno e qualcosa di più profondo da amare in te stesso.
Quale limite poni al tuo cuore?
E se abbandonassi lo scontento? Di che cosa parleresti allora? Che cosa avresti da dire? Pensa a un altro argomento.
Abbi delle cose buone da dire. E dille. Non hai realmente bisogno di tutto il dramma, e non devi realmente identificarti come una vittima, né sei un domatore di leoni nel circo, che insegna agli altri come comportarsi esattamente per soddisfarti. Chi l’ha detto che tutti debbano andar bene a te?
Potrebbe persino essere possibile che tu abbia qualcosa da imparare dalla persona davanti a te?
Da quando in qua la tua vita intera deve essere uno sforzo per rimodellare tutti a tuo piacere?
Quando sei perfezione incarnata, forse allora parte della tua perfezione sarà che rispetterai le persone così come sono? Potrebbero anche piacerti. Potresti apprezzare persino le loro imperfezioni e peculiarità. È possibile amare e godere della compagnia delle persone intorno a te così come sono. Tanto per cominciare, lascia perdere l’idea che gli altri debbano a te il dovere di essere diversi da come sono.
Che Io ti suggerisca di accettare quelli che ti stanno attorno, senza cercare di cambiarli o migliorarli, non significa che tu debba passare volentieri del tempo con loro. Non voltare le spalle a nessuno, però non sei obbligato a spendere la vita nel tentativo di essere a tuo agio quando e dove non lo sei.
D’altro canto, fate un passo indietro, cari umiliati. Non siate così esigenti con voi stessi. Fate un respiro. Lasciate perdere la vostra crociata per fare il mondo a vostra immagine.
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