Tutti riconoscono che ognuno vuole amore, desidera ardentemente amore, deve averne. Alcuni dei Miei figli sulla Terra sarebbero contenti solo di essere notati, solo di essere visti, nemmeno di essere colmati di attenzioni, ma di essere semplicemente riconosciuti per il fatto di essere sulla Terra e di farcela in qualche modo.

Quando stai camminando lungo la strada e dici semplicemente ciao a una persona casuale, potresti non avere idea del bene che fai a quella persona e, di conseguenza, al mondo. Così ti chiedo di essere gentile, generoso e di salutare tutti quelli che vedi. Anche se la riconosci in silenzio, così come uno potrebbe dire una preghiera prima dei pasti, fallo per questa anima apparentemente sconosciuta che ti passa accanto.

Può darsi che la persona che benedici non sia consciamente consapevole della tua benedizione, ma in qualche momento durante la giornata potrebbe esserci un’accelerazione nel suo passo oppure egli penserà a qualcosa che gli dà piacere. Che egli lo noti o meno, tu l’hai notato per conto Mio. Hai agito nel Mio nome. Non sai quanto lontano o quanto in profondità arrivi il tuo riconoscimento.

Quello che puoi sapere è che esso arriva, proprio come una brezza può passarti accanto e tu non le dedichi un pensiero, così occupato sei con altri pensieri.

È una cosa così piccola, notare qualcuno. Non è molto da chiedere.

Riconosco che non sempre ti è facile fare questo. Puoi benissimo non volere guardare negli occhi un mendicante sulla strada. Francamente, può darsi che tu non voglia incrociare lo sguardo di nessun altro, come se avessi paura di perdere la tua luce. Hai un conflitto. Non vuoi sostenere i sussidi eppure ti disperi perché qualcuno ha fame o, peggio ancora, temi si stia approfittando di te.

Se devi distogliere lo sguardo, manda la tua benedizione ugualmente. Non ti sentiresti così a disagio riguardo a un mendicante se non riconoscessi la supplica da qualche parte dentro di te, e non ti piace. Anche tu ti sei reso dipendente da altri in qualche maniera non ufficiale, e vorresti che non fosse così.

Io continuo a chiederti di dare un sostegno dal tuo cuore che riconosce la presenza di un altro. Questo cosiddetto altro cammina sulla Terra anch’esso e si dispera. Le vostre difficoltà possono indossare una faccia diversa. Tu puoi avanzare a grandi passi sulla Terra e lui può vacillare, eppure le vostre anime incrociano il sentiero l’uno dell’altro.

Anche se non riesci sinceramente a benedire un altro, puoi sapere che i vostri sentieri si sono incrociati. Anche gli eventi e le ricorrenze quotidiani hanno uno scopo. Un piccolo cenno da parte tua non è un prezzo troppo alto da pagare a un apparente estraneo che ti passa accanto. Il non riconoscimento costa, amati.

Ogni volta che non date una minima occhiata a un altro, avete perso l’opportunità per conto Mio. Non vi fa sentire bene questo. Quando e se i vostri occhi non possono guardare, il vostro cuore può. Il vostro cuore umano può dire:

“Io ti vedo. Ti vedo davvero. Sono davvero io stesso sotto forma di te che mi passo accanto? Anche se tu sei bello, è me stesso che io vedo. Anche se sei brutto, è me stesso che vedo. In ogni caso, tutti quelli che vedo sono chiusi dentro un corpo. Ciò che non è chiaramente visibile è molto più grande di quello che mi piace riconoscere.

“Se sei un povero, non sei più povero di me – se sei un milionario, non sei più ricco di me. Entrambi respiriamo, ed entrambi aspiriamo. Quando si soffia via la robaccia e tutto quello che non vale nulla, noi siamo uguali. Io mi scopro spaventato in questo mondo. Lo sei anche tu? Allora dal mio cuore ti auguro la tranquillità. I nostri cuori toccano e rimbalzano dal mio Cuore, e come facciamo a sapere quale cuore appartiene a chi?”