Parte dell’apertura è non fare delle supposizioni. Le supposizioni sono giudizi. Stai attento a quello che supponi. Supporre significa pensare che tu sappia qualcosa quando ne conosci soltanto una parte, semmai.

Le supposizioni sono ermetiche. Sono schiaccianti.

Mio figlio Cristo non faceva delle supposizioni. Le supposizioni sono limitanti, ed egli non limitava nessuno.

Potresti dire che egli fece un’unica supposizione e cioè, che Io ero con tutti, ma ovviamente quella non era una supposizione bensì un fatto.

Egli non presumeva che sotto la superficie della malattia irradiasse una salute risplendente. Lo sapeva per certo.

Egli non presumeva che la Mia luce fosse dentro tutti. Sapeva che era così.

Lui che sapeva tanto, non faceva delle supposizioni.

Ma tu, che sai così poco, fai delle supposizioni persino su quello che Io dico.

Tu tagli e incolli.

Ti piace scegliere i tuoi preferiti e scartare il resto.

Qualche volta non vuoi sentire ciò che Io dico.

Farò la supposizione che quello che non vuoi sentire, è esattamente quello che più hai bisogno di sentire.

Quanto sei privilegiato a leggere ciò che Io dico! In che tempi sublimi stai vivendo! Quanto sei benedetto!

Fai di questa la tua supposizione: Che sei benedetto. Supponilo anche se non riesci a crederci. Basati su quella piattaforma.

Io ti benedico davvero. Tu sei benedetto. Sei il Mio figlio benedetto che Io benedico con ampie carezze e dettagli sottili. Tutto ciò che è steso davanti a te, è una benedizione. Persino il tuo disagio è una benedizione.

Io ho collocato dei segnali per te a destra e a manca. Niente scherzi esplosivi, ma segnali.

Ti saluto con la mano da tutte le parti. Ti sto sfiorando i capelli ora. Ti pizzico la guancia. Ti accarezzo l’orecchio. Ti liscio la fronte. Ti do un pizzicotto sul naso. Ti guardo negli occhi. Ti sollevo. Ti lancio in Cielo.

E tu interpreti erroneamente gli indizi che Io mando.

Sii felice per gli indizi.

Sei in cerca della vita.

Tutte le frecce indicano Me.

Nel frattempo, cogli i messaggi che Io lascio ovunque.

Raccogli le pietre luccicanti. Raccogli quelle ruvide.

Non lasciare nulla di intentato. Salta sopra i sassi.

Attieniti alla tua vita. Abbandonala. Abbandona le tue idee di essa.

Pensa a quali sono le supposizioni che hai fatto. Hai supposto cose contrastanti. Te ne dirò alcune.

Hai supposto che tu non valga un granché. E hai supposto che il mondo ti sia debitore.

Hai supposto che il mondo ti abbia ingannato, mentre nel contempo sei sicuro che esso non abbia nulla da dare.

Disprezzi l’avarizia negli altri e sei avaro con te stesso.

Rispetti l’onestà, ma pensi di non poter essere onesto. Pensi che l’onestà sarebbe la tua campana a morto.

Presumi il tuo amore per Me, e Mi tieni nascosto.

Non sei quell’esperto della vita che hai preteso di essere. Presumo che tu non abbia ingannato nessuno, certamente non te stesso.

Suppongo che tu stia cercando Me.

Tu supponi che debba essere Io a trovare te.

Metti il carro innanzi ai buoi. In questo caso, tu sei il bue e Io sono il carro. Naturalmente Io sono entrambi. Ti conduco e ti seguo, anche quando ti smarrisci. Da che cosa puoi smarrirti? Dalla verità di te stesso. Soltanto dalla verità di te stesso.

Tu sei uguale a ogni altro uomo. Non sei migliore e non sei di meno. Non sai di più e non sai di meno. Nessuno ha più di Me di quanto hai tu. Nessuno Mi conosce meglio di te. Tu sei lo strumento della tua propria vita.

Tu sei ciò che stai cercando. Ma non hai ancora trovato te stesso. Ma lo farai. Sappi che lo farai.

Tu non sei un essere terreno unidimensionale. Ci sono molti strati in te. Li stai scoprendo. Stai incominciando ad alzarti in piedi. Stai iniziando a notare il tuo posto legittimo sulla Terra. Stai iniziando a notare il Mio amore. Sei sopraffatto dal Mio amore. Ti scuote. Ti fa uscire dalle tue supposizioni. Ti fa uscire dal passato esitante in un presente accelerato.

Tutte le supposizioni sono del passato e devono essere lasciate lì. Lasciale e vai avanti.

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