Se, in risposta alla vostra lunga domanda di ieri, Io dovessi rispondere: “Va bene, va bene, cambierò la vita in quello che chiedete”, voi potreste essere sbalorditi e persino mortificati. Vi sentireste costretti ad abbassare la cresta.

Potreste pensare: “Che cosa sta pensando Dio? Come? Sta ammettendo che ho fatto un buon discorso? Cosa c’è che non va? Dio sta forse pensando di aver perso una controversia? Sta forse abbandonando la Sua Divinità? Sta rinunciando così facilmente al Suo Dominio? Sta forse perdendo fiducia in noi, Suoi figli, senza pensarci? Sta forse ritirando la vita da noi?”

Amati, ottenere ciò che chiedete, non sempre è quello che volete.

Oh, sì, potete lamentarvi e brontolare della vita così com’è. Potete persino provare le vostre buone ragioni per una vita spensierata, datavi con un gioco di destrezza, però, alla fine, quello che avete chiesto – supplicato – non è realmente il desiderio del vostro cuore. Il fatto è che voi volete davvero trovare la vostra strada per la Terra di Dio, anche se l’esplorazione e la scoperta e lo scavare in profondità non sono affatto quello che vi piace credere di avere avuto in mente.

Potreste aver sbavato per la via facile, istantanea, e poi siete lasciati con la bocca spalancata. Non vi è mai piaciuto il purè di patate istantaneo, nevvero? E la miriade di cibi istantanei, rivoluzionari, che sono saltati fuori, non reggono neanche lontanamente il confronto con la roba vera secondo la vostra valutazione. Quanto vi manca il cibo fresco che vostra madre o nonna soleva preparare.

Cibi istantanei sono chiamati anche cibi pronti.

Pensate davvero di volere un’illuminazione pronta, una che potete raccogliere da uno scaffale, senza alcun costo per voi, e di cui tutti hanno una? Un’illuminazione che avete gratis? Consegnata come una caramella? Basta chiedere ed è vostra?

Quando guardate la vita in questo modo, invece di lamentarvene, preferireste stare in fila per avere la roba vera.

Che senso avrebbe una laurea stampata su vostra richiesta, senza dovervela cavare per conto vostro? È vero che il Cielo è concesso a tutti quello che lasciano il mondo. È così che stanno le cose. Mentre siete sulla Terra, il Cielo vi è già concesso, però dovete arrivarci da soli. Ci sono molti segnali posizionati con la freccia che indica il Cielo, ma nessun biglietto gratuito qui sulla Terra.

La Realtà è che dovete avere gli occhi per vedere dove siete. Vi ho già dato un bellissimo mondo. Non vi ho gettati nella giungla. Vi ho collocati in un bel mondo e, da tempo immemorabile, vi ho chiesto: “DiteMi che cosa vedete”.

Vi guardate attorno. Indossando i vostri occhiali da sole alla moda, vedete la vostra vita come un macello. Dite: “Vedo un mondo spaventevole, Dio”.

E Io dico: “Guardate un po’ di più”.

E voi ritornate e dite: “Il mondo è sempre stato così”.

Io scuoto la testa e dico: “Il mondo che vedete attualmente non è il mondo davanti a voi”.

Allora voi dite: “Quante volte devo guardare? Per l’amor di Dio, Dio, quante volte devo guardare?”

E allora Io scuoto la Mia testa saggiamente e vi rispondo: “Tante volte quante ne occorrono”.

E poi vi guardo direttamente negli occhi e vi domando: “Sì, quante volte ci vorranno prima che vediate la bellezza che Io ho posto davanti a voi?”

E poi voi non dite nulla. Il silenzio è la vostra risposta.