Ogni cosa in Cielo e sulla Terra fluisce dal Mio cuore, e lo stesso vale per il vostro cuore, ciò che percepite come il vostro cuore che si agita nel vostro petto. Amati, voi siete il Cuore del Mondo. Voi, che siete il battito del Mio cuore, l’eco del Mio cuore, il Mio cuore stesso, siete i tamburini del mondo. Voi stabilite l’andatura, il ritmo e la tonalità del mondo. Voi battete i tamburi. Suonate il gong. Io sono Potente nella Mia magnificenza. Voi siete Potenti nella Mia magnificenza. La magnificenza è.

E tuttavia, cos’è questo parlare di Nostro? Cos’è questo parlare di vostro, e cos’è questo parlare di Mio? Da quando Io sono un Dio Mio e tuo? Io non Ci separo nemmeno per un istante di pensiero, eppure uso le parole Mio e tuo. Sto cercando di esprimere l’Inesprimibile.

Possiamo persino dire che, nonostante la Mia brillantezza e acuta concettualità, Io non penso affatto, eppure i più Grandi Pensieri provengono da Me. Dirò che voi siete il Mio Pensiero Più Grande, e tuttavia non vi ho pensati in esistenza. Voi emanaste improvvisamente dal Mio cuore. La Luce divampò dal Mio cuore e, nello stesso tempo, la luce non lasciò mai il Mio cuore. Non c’era alcun posto in cui la Luce potesse andare, perché tutto è situato nel Mio cuore. Non è una cosa buona?

Io sono Colui Che Fa, e tuttavia Io non faccio. Io non faccio nulla. Io non corro in giro. Io sono Ovunque, ma non corro in giro. Quale atto compio Io?

Quanto grandi sono il pensare e il fare. Io sono molto più del pensare, molto più del fare, e lo siete anche voi.

IO SONO Essere. IO SONO. La potenza dell’Essere non è ancora penetrata in voi. Non riuscite ad afferrarla. Essere non è afferrabile. Chi può afferrarlo? Affinché Essere possa essere afferrato, occorrerebbe che Essere fosse isolato per afferrare il suo Sé inafferrabile. Il fatto è che non esiste altro che Essere. C’è Essere nell’Essere. Nel linguaggio del mondo possiamo tradurre Essere nell’Essere come Unità o Uno, o Amore. Oh, la Magnificenza dell’Essere.

Anche voi siete decisamente la Magnificenza dell’Essere. Oh, sì, per lo più, ne siete inconsapevoli, e tuttavia avete quei pochi attimi di Squisito Essere, quando respirate nell’Essere Squisito, quando siete immersi in esso, quando avete una fugace visione, per così dire, che l’Essere è tutto quello che esiste. Avete una fugace visione di ciò che è sempre, eppure non c’è Nessuno a vedere l’Invisibile. In quei pochi attimi, non c’è null’altro da desiderare. Non c’è niente altro. Anche se ci fosse, non c’è nessuno a desiderarlo. In quei pochi attimi, voi siete nella grazia. Vi siete individuati come grazia. È come se vi foste proclamati grazia, anche se non avete pronunciato una parola. Non c’era alcuna parola da pronunciare. E chi c’era a pronunciarla?

Voi che siete nella grazia, vi chiamate con altri nomi. Indossate persino delle targhe col nome. Avete una carta d’identità da mostrare. Chi la mostra e chi percepisce ciò che non esiste in realtà se non nel nome o nella parola? È inspiegabile. È tutto inspiegabile, perché non c’è nulla da spiegare. Voi misurate la materia, che non esiste, ma sembra esistere. E non potete misurare l’Essere. Potete solo essere Essere. Potete solo essere la Vastità dell’Essere, Essere impercettibile, Essere non pensato, Essere non fatto, Essere che semplicemente è. Essere Eterno. Essere Infinito. Naturalmente, Essere non può essere sondato. Può soltanto essere.