Il passato non è futuro
Quando ti aggrappi al passato, persino a degli oggetti del passato, ti stai aggrappando ad una parte di te stesso che c’era una volta. Una volta adoravi e usavi quell’oggetto, per esempio, ed ora non lo fai più. Non riesci a lasciarlo andare perché ti sembra che lasceresti andare te stesso. E sì, questo è esattamente ciò che sta succedendo – stai lasciando andare una parte passata di te stesso. Stai lasciando andare un ricordo che non è vero più.
Forse l’oggetto apparteneva a tua madre ed era prezioso per lei, e tu hai preso l’oggetto e l’hai tenuto per lealtà e amore verso tua madre, come se lo stessi tenendo per tua madre, come se la tua madre Umana ritornasse a prenderselo o a controllarti, come se il fatto che lo tieni, facesse di te una brava figlia o come se il tuo lasciarlo andare o romperlo facesse di te una figlia disonorevole.
L’oggetto non è caro più a tua madre, e soltanto un’eco di esso è ancora cara a te. Ti è preziosa l’idea. Soltanto l’idea.
Il passato. Il passato. Come se fosse presente!
Il passato. Il passato. Come se fosse dovere!
Il passato. Il passato. Come se fosse futuro!
Il passato. Il passato. Come se fosse un’ancora di salvezza!
Il tuo passato. Il tuo passato. Come se avesse importanza adesso!
Soltanto il presente ha importanza. Soltanto il presente conta. Soltanto il presente è davanti a te. Il presente è la tua argilla da modellare.
Il passato, lo tiri soltanto fuori o lo porti con te. Che cosa puoi farci realmente ora se non lasciarlo andare?
Il problema non è l’oggetto che tieni. Il tuo tenerlo lo è. Tenerlo fisicamente o no, non è il problema. Il tuo tenerlo intatto, come se fosse una parte vivente di te, è il problema. Quello che tieni, è quello che ti porti appresso.
Non puoi portarti appresso la tua vecchia vita e la vecchia vita dei tuoi genitori. Essi hanno una nuova vita adesso, e anche tu.
Certamente un filo ti connette al tuo passato e al passato del tuo passato. Non dico che non esista alcuna connessione. Non dico che il passato non abbia alcun merito o alcun demerito. Dico che il passato è il passato, e non sta a te riviverlo ancora. Puoi far cadere i fili e non essere più responsabile del passato.
Il passato non deve legarti.
La tua identità passata non deve per forza venire con te. Qualunque cosa tu sia stato, lo sei stato, ma non sei obbligato ad esserlo adesso. Se sei stato timido in passato, puoi essere coraggioso nel presente. Se sei stato esigente in passato, puoi essere accomodante adesso. Se sei stato nervoso in passato, puoi essere sereno adesso. Queste sono le tue scelte ogni giorno. Possono essere decise oggi. Non hai bisogno di essere sospeso nel passato. Lasciar andare il passato è lasciar andare il passato. È un nuovo inizio. È libertà.
Hai pensato che tu fossi già determinato? Hai pensato che il tuo destino fosse sigillato? Hai pensato che fosse irrevocabile? Hai creduto di essere soltanto una bagatella saltellante sulle onde della vita e in qualche modo legato alla riva o trascinato lì?
Questo momento è tuo adesso. È la tua argilla. È la tua argilla, sia che la usi o meno. È lì per te. È un dono che ti faccio costantemente.
Chi te lo dà se non Io? Nessun altro te lo dà.
Questo momento di adesso non è perché tu lo tenga intatto. Non è tuo da tenere. Nulla è tuo da tenere. Oggi è tuo perché tu voli con esso.
Puoi rimanere nel garage. Puoi anche aprire le porte del garage. Puoi spalancarle. E puoi uscire. E ci sono molte direzioni in cui andare. Molte vecchie e molte nuove. Scegline una nuova. Inizia oggi, la tua freschezza. Rinfrescati con il presente, perché esso è davanti a te. Non dietro di te. Ma davanti. In alto lo sguardo. Guarda Me.
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