Idee che non servono

God said:

È un’ottima idea abbandonare il pensiero che qualcosa vi sia dovuto o che qualcuno vi sia debitore. Costi quel che costi, è essenziale che vi allontaniate da questo pensiero e dal sentimento che provoca in voi. La sensazione che qualcosa vi sia dovuto, non vi è di buon augurio. Anche se, per quanto ne sappiate, qualcuno fosse in debito con voi, dovete fuggire via da quell’idea come dalla peste.

Anche quando il mondo dice che qualcuno vi è debitore, lasciate andare la sensazione che qualcosa vi sia dovuto. Anche quando le corti della terra dicono che qualcuno vi deve qualcosa, lasciate andare. È dannoso per voi aggrapparvi all’idea che qualcuno vi debba qualcosa. Mantenere quell’idea vi fa sentire infastiditi e giustificati. La sensazione di inconvenienza e di giustificazione non vi fa sentire bene. Tali pensieri non vi portano da nessuna parte. Di sicuro non benedicono voi né nessun altro.

Andate in giro nella vita pensando pensieri diversi. Quando pensieri di obbligo passano in continuazione nella vostra mente, si infiltrano nel vostro flusso sanguigno e vi sentite vittime. Il vittimismo non deve essere vostro. Né volete sostenere nessun altro nel suo senso di vittimismo.

Anche quando qualcuno vi ha promesso qualcosa e non lo consegna, nulla vi è dovuto. Nessuno vi deve nulla. Nulla vi è dovuto. Lasciate perdere questa idea.

Il concetto che qualcosa vi sia dovuto, va contro la vostra inclinazione. Non vi sostiene. È un dovere verso voi stessi perdere quella idea.

Non pensate che Io stia dicendo che voi non meritiate. Tutti meritano di essere trattati con cortesia e responsabilità. Non pensate che Mi opponga al vostro diritto. Il fatto è che mantenere l’idea che qualcosa vi sia dovuto diventa un rancore. Non portate rancori.

Anche quando qualcuno poi finalmente paga, potreste continuare ugualmente a provare del risentimento, come pure lui o lei.

Tutti vogliono la libertà. Date la libertà a voi stessi dal concetto che qualcosa vi sia dovuto.

Spesso né il cosiddetto debitore né il creditore vengono da buoni presupposti. A volte possono venire dall’avidità o dall’egoismo o da un semplice malinteso. Qualche volta, tuttavia, si arriva al punto in cui il debitore e/o il creditore vengono da un desiderio di rivalsa.

Da cosa nascono le guerre, amati? Dalla sensazione che qualcosa vi sia dovuto. Una o entrambe le parti possono sentire che qualcosa le è dovuto. Allora non sarà facile per le due incontrarsi.

Qual è il precursore sia della sensazione che qualcosa vi sia dovuto, sia dell’idea di non dovere? È il desiderio di assicurarvi che non ci si approfitti di voi. E da dove proviene quest’idea, se non dalla paura che qualcosa che è vostro possa esservi portato via. In ogni caso, vi state sprecando a tutti i livelli del concetto che qualcosa vi sia dovuto o che dobbiate qualcosa, giacché la verità è che nessuno possiede la responsabilità di un altro. Voi non possedete nulla, amati, e non dovete aggrapparvi a nulla, compresi i vostri pensieri e il senso di carenza. Potete lasciarli andare. Non ne avete bisogno. Non ne avete mai avuto bisogno.

Ora, quando qualcuno vi concede davvero dei doni, oltre a dire grazie, dedicate altrettanta attenzione alla gratitudine quanta ne avete dedicato in passato alla sensazione che qualcosa vi fosse dovuto. Vedete che cosa fa la gratitudine per voi e per il mondo.

Ora, ecco un’idea spettacolare. Elevatevi al di sopra dell’idea che Io, Dio, vi sia debitore. I Miei figli non hanno forse mantenuto quest’idea qualche volta? Non avete forse mantenuto l’idea che Io vi abbia fatto un torto, permettendo che accadesse qualcosa di indesiderato che ha avuto un impatto sulla vostra vita? Non vi siete forse domandati come Io abbia potuto tradirvi in un modo tale, come se Mi prefissassi di negare quel che è dovuto al vostro cuore? Amati, non avete sentito, in alcune occasioni, che Io ero obbligato a fare di meglio per voi? Non avete pensato che vi dovevo qualcosa o che, se vi amavo davvero, vi dovevo qualcosa?

Translated by: paula

 

Your generosity keeps giving by keeping the lights on