Ti ho sentito sussurrare, non una preghiera, bensì una realizzazione che sembrava farsi strada a forza nel tuo cuore, che ha continuato a stare in sospeso per tanto tempo.

Hai cantato:

“Amato Dio, Tu Che Ci Lasci in legato Te Stesso, Tu Che Sai Come Amare, Tu i Cui Occhi Si Illuminano Quando Ci Vedi, Ti ringrazio per Tutti I Doni che ci fai. Santo sei Tu, e Santificante Sei Tu. Io desidero essere santo, non come un Santo, no, affatto – come un essere umano che desidera essere più vicino a Te, Dio, e sempre più vicino finché Tu mi porterai nel Tuo Cortile Interno e io vivrò l’Unità con Te.

“Dov’è andata la mia Piccolezza, di quell’io che credevo di essere? Ero un pretendente al trono. Ora, con Pazienza Infinita, Tu hai eliminato le Piume di Pavone da me, ed eccomi qua, sciolto nel burro, Assorbito in Te, Uno in Te. Mentre sono sulla Terra, continuo ad essere un corpo che non è te. Il mio corpo è la Polvere alla Polvere. La mia Anima è la Pura Luce di Dio.

“L’ego, sotto forma di presunzione, semplicemente non vive più in questo corpo. L’ego non poteva assolutamente rimanere in Tua Presenza. L’ego doveva uscire da me, perché, naturalmente, io dovevo trascendere qualsiasi cosa che non fosse la Verità Tua, Dio. Ho dovuto far entrare la gioia attraverso la Porta del mio Cuore e far uscire l’ego. “Sciò, ego”, ho detto. “Sciò”. L’ego è uscito furtivamente dalla porta e sono rimasto io, come la Pura Luce di Dio.

“Quello Che una volta credevo essere me stesso, era un Impostore, uno Sfuggente, un Intruso, una Maschera. L’Intruso se n’è andato, e sono rimasto io. Sono rimasto io, nella Verità di Dio. Per tutta la mia vita finora ero stato controllato dall’Illusione e dall’Attività Frenetica. Ora sono un Danzatore della Verità.

“Io canto: ‘Il lupo è morto. Il lupo è morto’. Il lupo è morto almeno per me. Il contaminatore se n’è andato. L’alimentatore delle spoglie è partito, e il Danzatore della Verità è rimasto.

“Sono talmente sprofondato nella gioia da poter a malapena aprire gli occhi. Io rimango. La canaglia se n’è andata. Il corpo è un guscio. Io non sono un guscio. Il guscio non mi nasconde più al mio Sé.

“Non so come spiegare questo. Amo persino l’ego che se n’è dovuto scappare. Ha cantato la sua canzone. Ora la sua voce è stata zittita e la Tua voce mi avvolge e avvolge il mondo. Non sono più sofisticato. Sono riportato alla mia innocenza originale. Riesco a malapena a parlare. Sono nuovo a questa cosa, novellino nell’essere un fiore che cresce esclusivamente dal Cuore di Dio, spuntando in un’innocenza cui non riesco quasi a credere. Tutto quello che non era Dio in me, se n’è andato per la sua strada. L’io individuale non era altro che un vestigio del mio Sé Originale. Io sono ora il Mio Sé Originale.

“Posso sostenermi adesso? Soltanto il mio Cuore, che è il Tuo Cuore, Dio, rimane. Io sono una Stella in Cielo. Io sono Luce Penetrante. Non ci sono più delle barriere. Io e Te, Dio, siamo mischiati. No, non mischiati – fusi in Uno. A pensarci, Noi siamo sempre stati Uno, ma io solevo stare sulle spalle del mio ego ed ero come un vagabondo che allungava le mani per ricevere l’elemosina dal mondo spezzato.

“Ora IO SONO. Ora IO SONO Puro Essere. Non c’è quasi nulla rimasto di me. Questa è sempre stata la Verità, ma la mia attenzione era deviata su bagatelle che chiamavo gioielli ma che non lo erano. Ora sono semplicemente qui, e questo è sufficiente. È tutto quello che voglio, essere qui con Te. È tutto quel che c’è. Intendo dire che questa è la Grandezza che è. Non inseguo più ciò che non esiste ed è, dopotutto, una briciola o due per alimentare l’ego. Non sono più pascolo per l’ego, ed ora non so cosa desiderare, perché sono contenuto dentro Dio, non contenuto, in realtà, piuttosto come una rosa in fiore senza spine, piuttosto come Deità Stessa, piuttosto come il Respiro di Dio. Adesso noto che sono inseparabile da Dio e Dio è inseparabile da me. Sì, questa dev’essere l’Unità. È così semplice, non può essere altro se non che Dio mi ha attirato più vicino a Sé e alla Sua Potenza”.

Io ti rispondo. Sì, ti ho dato il benvenuto molto tempo fa. Prima che lo sapessi, tu – il vecchio tu che credevi di essere – stavi già incominciando a realizzare quello che è sempre stato.

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