Heavenletter #6561 Essere tra i prodi
Heavenletter #6561 Essere tra i prodi
Dio disse:
Amato, la distanza tra quello che chiami il tuo cuore e tra il Mio cuore, non è affatto una distanza. L’Unità è Una. Non c’è alcuna distanza tra i cuori. Ovviamente, può darsi che tu non abbia ancora la fiducia per accettare l’Unità una volta per tutte. Ti piacerebbe credere che quello che chiami te e quello che chiami Dio siano un’Unica cosa. Non sarebbe bello? Questo sembra così bello, eppure tu esiti.
Scambi l’illusione per realtà, figlio Mio esitante. Quanto desideri l’Unità, ma non sei sicuro che l’Unità possa realmente esistere per te. Ti rendi conto dell’instabilità con cui vivi ogni giorno. Naturalmente preferiresti la stabilità del Mio passo, ma temi che potresti cadere.
Oh, come non vuoi essere deluso. Ti sembra di aver avuto tutte le delusioni che puoi sopportare in questa vita e non riesci a soffrire più altra instabilità. Forse preferisci una delusione stabilita ad un rifiuto appena lanciato. Ovviamente ti piacerebbe essere in vista di Casa piuttosto che avere il terreno che ti manca sotto i piedi. In linea di massima, quand’è che la misura è colma? Tu chiedi la pace interiore.
Vuoi una parvenza di sicurezza. Il mondo relativo sembra ruotare intorno all’insicurezza. Potrebbe sembrarti di non riuscire ad affrontare niente più. Neanche un’altra flessione in qualunque altro giorno. Dici: “Dio, ti domando scusa. Semplicemente non sono disposto ad affrontare altro".
Gradiresti essere messo da parte per un po’ e non sotto gli occhi del mondo. Il terreno ti è mancato troppo sotto i piedi. Ti si rizzano i capelli. Apprezzeresti persino un po’ di noia per un periodo ogni tanto, se non è chiedere troppo, oppure passare semplicemente inosservato.
Non è che ti senti preso di mira. Non vuoi nemmeno la possibilità di uno sconvolgimento casuale. Ti piacerebbe una piccola passeggiata in un bel giardino, se questo fosse all’altezza delle tue preoccupazioni sulla sicurezza. Mi sussurri che qualche volta sembra che un’escursione trasandata ti passi accanto nel Giardino dell’Eden.
Tutto quello che desideri, potrebbe non superare l’ispezione. Ohimè, Figlio Mio, tu come Me, Dio degli Angeli, vorresti trovarti dalla parte assolata della strada. È impertinente da parte Mia chiederti se esiste un posto in cui persino gli angeli non hanno paura di camminare?
“Dio, da dove viene tutto il mio panico? Non oso proprio distendermi con gli angeli, a causa dell’incostanza della vita grossolana.
"Nel mondo non espurgato, dove non esiste il pericolo di un tipo o un altro, non importa chi io sia e in quale paese possa vivere? Sento dire che tutti gli umani nascono con la paura di cadere. Può darsi che tutti siano rozzi e cadano.
"Oh Dio, dammi la libertà dalla paura. È questo che io chiedo. Posso indossare tutte le cinture di sicurezza del mondo e la paura mi perseguita ugualmente.
"Voglio servirti bene, ma non supero la prima selezione.
"Dimmi, per favore, Dio, dove sta la sicurezza per certe anime?
"Quale caso non sia già capitato a qualcuno vicino o lontano? Dal mio punto di vista limitato, le cose non dovrebbero succedere così come possono capitare ad anche uno solo dei Tuoi amati figli.
"Amato Dio, per favore, non mettermi alla prova, perché mi trovo già carente.
"Non voglio che si spezzi il cuore di alcuno, mai. Non desidero deludere Te, mai. Richiede coraggio essere tra i prodi. Aspetto in fila un’apertura per servirTi come mi inviti a fare".
Heavenletters
Copyright@ 1999-2019