Heavenletter #6138 La Nostra Canzone

Dio disse:

Ti ho sentito salutarMi questa mattina. Ti ho sentito dire:

“Buon giorno, Id-dio”.

Hai pronunciato il Mio Nome in due sillabe e così hai esclamato il Mio Nome in un canto, come potresti naturalmente cantare:

“Buon giorno, Splendore…”

E così la Nostra Canzone echeggia ritmicamente da un capo all’altro dell’Universo nella stessa maniera in cui una canzone ricordata, che non ha bisogno di alcuna introduzione, canta se stessa nella Vita quotidiana. Una canzone canta se stessa puntuale al ritmo dell’Universo in ogni lingua. Tutte le lingue sono uguali. Ciascuna lingua è amata. In ogni lingua e in una miriade di musica, l’Universo canta sulle Onde della Vita.

Salve ai Saluti dell’Unità all’Unità. Non esiste altro che Unità. Non c’è altro da salutare che l’Immensa Unità dell’Uno. Io sono l’Uno, e anche tu sei l’Uno, anche se ti rifiuti di credere ma, di fatto, l’Unità non ha nulla a che fare col credo.

Tu tendi a vivere in un Viaggio di Finzione abbellita, finzione su finzione, un po’ come la superficie delle Onde dell’Oceano, e così tu fai surf. Può darsi che tu ami praticare il surf. Potresti anche amare essere un Palombaro, anche se tremi all’idea. Potresti dire a te stesso:

“Meglio un Destino Conosciuto che l’Ignoto”.

Può darsi che tu stenda un velo sui tuoi occhi dicendo:

“Meglio vivere su un divano, guardare le vite degli altri e non partecipare alla mia. Invitato a ballare, dico: ‘No, grazie, non prenderò parte a questo ballo’”.

Quanto è grande la tua paura di sentire l’Invito della Vita e di offrirti volontario! Forse preferisci nasconderti sotto un fungo.

Ovviamente, Miei Cari, affrontare la Vita e nascondersi alla Vita, richiedono coraggio entrambi. Che siate un tipo socievole o un solitario, in un sol colpo, voi giocate alla Vita nel Mondo e oltre, e in un altro colpo solo, vi sedete sperando di non essere notati e di non dover entrare in scena. In entrambi i casi, Amati, vi muovete sopra il palcoscenico, di vostra volontà o senza la vostra volontà. Nessuno sfugge alla Vita, e perché dovreste?

Lanciatevi sulla pista da ballo. In entrambi i casi, sia che rifiutiate o che abbracciate la Vita, siete in ballo. Non avete bisogno di essere dei professionisti. Non avete bisogno di essere affatto dei ballerini. A dire il vero, tutto quello che potete fare è partecipare. Andate incontro alla Vita. Lasciate che la Vita sia il vostro Squillante Richiamo. Lasciate che la Vita sia il vostro Canto e la vostra Danza.

Cantate! Ballate! Non c’è altro da perdere se non la vanità. Perdere la vanità non è una perdita bensì un guadagno. Non c’è perdita. C’è soltanto vittoria. Date al vostro cuore la sua opportunità ed avrete vinto.

Ah, il gioco è ciò che conta! Il risultato non è tutta la storia. Voi siete vittoriosi nella Vita, quando ci entrate dentro e le date ciò che avete da dare. Non dovete essere un’Attrazione Principale. Va benissimo essere una comparsa. Nessuno ha detto che dobbiate essere la stella, perché la Verità è che siete davvero la stella nel vostro film. Non sfuggite alla Vita. Non potete nascondervi. Dalla prima o dall’ultima fila, salterete sul palcoscenico.

La Vita non è un palcoscenico in realtà. La Vita assomiglia di più a una pista di pattinaggio. A chi importa se scivolate e cadete – il test della vostra Vita non è se cadete o se rimanete in piedi. Che siate un tipo socievole o un solitario, se dovesse esserci un test nella vostra Vita, tutto quello che dovete fare è ballare il vostro ballo, e così vincete. Non sta a voi mettervi in attesa e aspettare.

Ed ora, dopo che Io vi ho incoraggiati ad alzarvi ed a rivelarvi, ognuno fa da testimone alla propria Vita, ma nel fare da testimone alla vostra Vita, voi partecipate pure. Testimoniare non equivale a nascondersi. In ogni caso, la Vita, e la vostra Vita, è molto più di quanto v’immaginiate.

Salutate Me. Salutate la Vita. Salutate il vostro Bellissimo Sé.

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