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Heavenletter #6028 Quando raggiungi le Rive dell’Infinito

Heavenletter #6028 Quando raggiungi le Rive dell’Infinito

Dio disse:

Non stai più dando la caccia alla tua Parte del Leone della Vita. Mentre hai continuato a cacciare nella Vita, hai ponderato su ciò che stavi cercando. Quando trovi davvero quello che puoi afferrare, esso può ridursi in polvere nelle tue mani. Quello che ottieni, potrebbe non essere quello che realmente hai voluto, malgrado tutto. Non è sufficiente. Potresti scoprire che nulla ha tanta importanza quanta si supponeva avesse. Forse hai puntato sul cavallo sbagliato. Può darsi che tu sia andato fuori strada.

Non hai mai trovato nemmeno l’illusione allettante che stavi cercando. Non ci sei arrivato. Nella sua carenza, il tempo te l’ha impedito.

Comunque sia, fa lo stesso. Tu apri il pugno e non hai nulla in mano.

Quello che credevi ti avrebbe portato felicità duratura, potrebbe non averti portato alcuna felicità. Una volta presa la tigre per la coda, poi che succede? Dov’è andata tutta la speranza?

Sei tornato al punto di partenza. Hai chiuso il cerchio. Il tempo ha fatto di te quello che ha voluto.

Tu hai continuato a cercare la felicità nel mondo esterno. Tutta la felicità del mondo esterno non sembra essere sufficiente. Arriva alla conclusione che la tua ricerca è stata inutile. Lo strato superficiale della Vita può arrivare solo fino ad un certo punto. La Vita nel mondo esistente non è proprio come si dice che sia.

Con questo non intendo minimizzare la Vita nel Mondo. Tu sei qui per la Vita nel Mondo. Non devi far finta di non esserlo. Non devi sfuggirle. Allo stesso tempo, la Vita nel Mondo può arrivare solo fino ad un certo punto. Non è la Vita intera. C’è qualcosa di più grande proprio dentro di te.

Amati, quando raggiungerete le Rive dell’Infinito, non sarete delusi. L’Infinito è dov’è. Dentro l’Infinito, non ci sono interrogativi. Nell’Infinito, non si fanno domande. Non c’è nulla da domandare. Voi siete lì. Non vi distraete da dove siete. Non c’è modo. Quando siete svegli nell’Infinito, vi trovate in una situazione diversa.

Quando siete consapevoli nell’Infinito, non c’è da definire nulla. È proprio questo il punto. La Vita nel Mondo è tutta definizione. Non c’è modo di uscirne. Nell’Infinito, non c’è alcuna valutazione esterna, altrimenti esso non sarebbe l’Infinito.

Nell’Infinito, non ci sono scuse. Non c’è nulla da scusare. Non c’è alcuna analisi nell’Infinito. Non c’è da mettere i puntini sui vostri i. C’è Puro Essere.

Il mondo esterno sembra essere pieno di scuse, una dopo un’altra, perché avete fatto qualcosa o perché non l’avete fatto. Il tempo è la scusa principale. Il tempo è il padrone della vostra Vita sulla Terra? Direi di sì. Il tempo è diventato il vostro Dio. Vi siete inchinati ad esso.

Il tempo è un Dio senza fede. Il tempo si muove rumorosamente nel mondo e lo fa a pezzi. Il tempo vi elude a destra e a manca. Il tempo può divorare la vostra Vita. Può fare polpette di voi.

Sulla Terra, il tempo è breve. Nell’Infinito, il tempo non esiste affatto. È proprio questo il punto. L’Infinito è Infinito. È senza tempo. È il perenne. La macchina del tempo nel mondo vi martella. Vi martella fino a lasciarvi senza Vita. Rimanere senza Vita a forza di colpi – avere il vostro cuore sconfitto e il vostro spirito senza respiro -, non può essere la ragione per cui siete vivi. Può darsi che deponiate la vostra Vita intera in offerta al tempo sconsiderato, e il tempo brucia la vostra Vita nelle sue fiamme. Il tempo vi tiene saldamente nella sua presa, e vi discolpate per aver lasciato che il tempo vi facesse inciampare. Sembrerebbe che vi troviate in ginocchio davanti al tempo, come se il tempo sapesse meglio di voi.

In realtà, il tempo è come un fondale dipinto in una commedia, oppure ancor meno di questo.

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