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HEAVEN #3588 Come la marea, come l’alba, come le stagioni

HEAVEN #3588 Come la marea, come l’alba, come le stagioni,
21 settembre, 2010

Dio disse:

Voi partecipate alla vita nello stesso tempo in cui la osservate. È come se steste facendo una foto a voi stessi. Potete essere un giocatore importante sul campo, e tuttavia vi trovate nella cabina a fare una foto a voi stessi sul campo giochi. Registrate ogni azione e spesso fate dei replay e, in retrospettiva, ponderate tutte le mosse che avete fatto.

Anche se potete dimenticarvi molte cose, avete registrato tutto e l’avete immagazzinato da qualche parte. In un certo senso, siete incettatori di esperienze sulla Terra.

Siete un turista che viaggia in una terra lontana e volete portare a casa con voi ogni ricordo dei paesaggi e dell’architettura, dell’arte, del cibo e della gente. Volete portare tutto e tutti con voi. Volete portare a casa ogni profumo e sfumatura di colore. Appiccicate i ricordi da qualche parte dentro di voi. Avete la macchina fotografica e il registratore in funzione tutto il tempo. Non volete lasciarli andare.

Quello che desiderate davvero è mantenere tutto così com’è. Volete fermare il tempo. Volete rendere permanente il temporaneo. Volete accumulare il passato per essere in grado di selezionarlo, organizzarlo, apprendere qualcosa da esso, tenerlo con voi sempre. Nel frattempo, correnti di esperienze nuove affluiscono e la macchina fotografica scatta e il registratore registra e suona.

Quello che vi dimenticate è che la vita sulla Terra è tutta un momento passeggero che, come la marea, come l’alba, come le stagioni, non può essere trattenuta. Vi dimenticate che dovete lasciar andare il passato. Non potete tenerlo comunque, eppure continuate ad aggiungere dell’altro al carico che avete stipato da qualche parte nella vostra mente. La vostra cara mente diventa affollata. Voi accumulate sempre di più. Passate a setaccio parte del passato di proposito, e una parte vi s’impone. Il passato è acqua sotto i ponti. Il passato è il giornale di ieri. Non potete davvero tenere degli album di ritagli di ogni esperienza. Tenere il passato non è un passatempo che potete mantenere. Finirete con avere solo disordine.

Proprio come nella vita, non potete tenere tutti i vecchi beni in un magazzino. Non c’è spazio per tutto. Inoltre, dovete lasciarli andare. Che senso ha tenerli tutti in ogni caso? Prima o poi, l’accumulo passato di tutta la contabilità e di tutti i ricordi deve recedere per fare spazio a questo momento esatto.

Viaggiate leggeri, amati. Prendete solo un piccolo zainetto o, okay, un piccolo zaino. Non trascinatevi dietro una vagonata. La vita sulla Terra in sé non è altro che un breve attimo.

Non potete mettere in valigia l’amore in realtà, eppure l’amore vi seguirà ovunque mettiate piede. Fate dei passi ampi attraverso la terra della vita. Siete là dove siete adesso. Non raccogliete nemmeno boccioli di rosa. Lasciate che cadano dove vogliono.

Non siete destinati ad essere collezionisti di vita. Non tenete i ricordi di guerra né i calzini da neonato. La vita va avanti e così dovete fare anche voi.

Ogni giorno siete una persona nuova. Non vorrete essere impacciati dal passato. Non volete essere ostacolati.

Abbiate il piede svelto e leggero come Mercurio.

Lasciate andare i ricordi e i possessi e le conclusioni e tutto quello che vi tiene bloccati. Non accumulate il passato. Siete un essere creato da Dio proprio ora e siete fatti per questa visione dell’Eternità che è chiamata proprio ora. Altrimenti, vi gravate di pesi. Prendete quello che entra nel vostro cuore, amati. Prendete Me, prendete voi, prendete Noi.

Heavenletters
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Traduzione di Paula Launonen