Se Io fossi un generale dell’esercito, ti appunterei delle medaglie. Per ogni tuo atto di bontà e misericordia, ti onorerei con una banda musicale e un rullo di tamburi. Ovviamente Io non sono un generale, e Io onoro il tuo cuore e la tua anima. Anche se tu fai dei pasticci, ciò non Mi trattiene.

Anche fare dei pasticci serve. Quando vai a destra anziché a sinistra o a sinistra anziché a destra, forse saprai meglio la prossima volta.

Io conosco la tua perfezione. L’ho sempre conosciuta. Tu puoi imparare in maniera casuale, ma stai imparando. Imparare e crescere, è motivo di rispetto e celebrazione. Non pensare a Me come a un Dio duro. Io sono un Dio d’Amore.

Se Io non fossi un Dio d’Amore, come impareresti ad amare in tutte le circostanze? Lasciar andare, è una forma d’amore. Lasciar andare un rancore, che hai covato, non dice che qualcuno abbia commesso un illecito che lo rende inferiore a te e che tu sia nobile nel dire: “Io che sono al di sopra di te lascio perdere misericordiosamente il tuo peccato per questa volta”.

Il perdono significa che abbandoni il tuo giudizio. Tu non sei potente e arrogante. L’arroganza può significare che ti abbassi malvolentieri mentre cerchi di perdonare un altro per aver guardato qualcun altro dall’alto in basso. Perdonare è divino, perché permetti a te stesso di fuggire da una spirale discendente del pensiero. Quando abbandoni i sentimenti negativi, liberi te stesso. Sono i tuoi sentimenti rancorosi che devi lasciar andare. Non insistere più a martellare i chiodi del rancore nel tuo cuore, amato.

Nessuno sulla Terra conosce tutte le ramificazioni di ogni cosa, però puoi conoscere la differenza tra sentimenti armoniosi e sentimenti irritanti. Abbandona il risentimento a favore dei sentimenti armoniosi. Se non puoi, con la verità nel tuo cuore, avvicinarti all’amore, smetterai di accusare un altro per il tuo dolore?

Il perdono assomiglia di più all’acqua sotto il ponte. Ti sto chiedendo di lasciar andare il Mio popolo e di lasciar andare i tuoi rancori contemporaneamente.

Ci sono dei figli Miei che sentono che li sto trascurando o che sto commettendo degli atti ingiusti contro di loro e tengono quei sentimenti rancorosi che li amareggiano dentro e fuori pure. Potrebbe trattarsi di una malattia o di un incidente o forse loro figlio è morto, ed essi Mi accusano di questo e non sembrano in grado di lasciar andare. Carissimi, dovete lasciar andare l’dea del castigo.

Possono esserci anche coloro che se la prendono perché non li ho mai benedetti con un figlio.

Gli esseri umani hanno la tendenza ad accusare gli altri, Me compreso, per quello che li tormenta.

Sono certo che non andrete in giro pensando che Io vada in giro in cerca di qualcuno il cui cuore posso ferire oggi, in cerca di qualcosa di vitale da strappare via a qualcuno o a molti, causando dolore implacabile. Siete voi a ferire voi stessi, amati. Non riuscite a perdonarMi. A poco a poco arriverete a lasciar andare persino ciò che non riuscite ad immaginare. In ogni caso, non c’è alcun beneficio per voi.

Io non desidero mai causarvi danno. Non vi scelgo. Non sono un infame. Non faccio esplodere delle bombe. Non coltivo privazione. Non sparo a casaccio. Né dovete voi andare in giro razionalmente sparando a casaccio contro di Me, pretendendo che Mi penta.

Guarite i vostri cuori, amati.

E non sto dicendo che vi siate meritati un trattamento severo e che questa sia la vostra punizione. Quella che chiamate tragedia, arriva a tutti sulla Terra. Nessuno è selezionato.

Il mondo degli affari ha detto che esistono due cause per una flessione – l’ignoranza e l’arroganza. Potremmo aggiungere anche un errore dell’intelletto o un errore di matematica. Voi sommate in maniera inesatta. Vedete un’equazione sbagliata.

Io non sono il vostro avversario. Non vedeteMi come tale. Perdonate voi stessi per il vostro giudizio. Perdonate voi stessi per il vostro dolore.

Venite ora, alzate lo sguardo a Me di nuovo. Ecco. Proprio così.

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